Il direttore dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli non ci sta, e all’ennesima provocazione televisiva risponde a tono mostrandosi a tutti contrariato. È successo nel corso della trasmissione televisiva Controcorrente durante la quale il docente di Malattie Infettive alla Statale di Milano è stato sorpreso da una carrellata di dichiarazioni di esperti che, in un certo senso, rappresentano la “Nazionale dei medici” che in questi mesi hanno popolato le trasmissioni tv per parlare di Covid. Dagli interventi di Bassetti e Zangrillo, passando per Capua e Crisanti, la rassegna non ha fatto piacere a Galli che ha dichiarato: “Da zero a 100 questa cosa mi piace -2, se solo avessi capito che c’era questo non sarei venuto. Avete mostrato colleghi che ne hanno dette di tutti i colori, io sono rimasto coerente rispetto ai dati. Non ce l’ho con i giornalisti, attenzione, ma con questo derby tra scienziati”.



L’infettivologo, che negli scorsi mesi aveva annunciato l’addio temporaneo alle trasmissioni televisive per concentrarsi sul lavoro sempre più importante tra il Sacco e la docenza, ha avuto un battibecco con la conduttrice Veronica Gentili, che ha chiesto all’uomo di scienza di spiegare il perché del suo sfogo: “La comunicazione generale ha contribuito molto alla confusione, mettendo sullo stesso piano posizioni scientifiche che hanno contenuti diverse”.



Massimo Galli, lo scontro in tv e la stoccata ai politici

Veronica Gentili, dal canto suo, ha difeso la posizione del programma spiegando: “Non miriamo a ghettizzare gli scienziati, dopo un anno e mezzo in cui ha partecipato alle nostre trasmissione credo che lei lo sappia meglio di chiunque altro”. La risposta di Galli non si è fatta attendere, col professore che ha sottolineato l’esempio di una cattiva comunicazione arrivata, l’anno scorso, direttamente dal Senato: “Il 27 luglio dell’anno scorso al Senato ci fu una riunione con alcuni illustri politici e diverse figure di ambito sanitario e scientifico, vennero affermate cose relative alla terza ondata e alla morte clinica della malattia. Ci sono stati 92mila morti da settembre a oggi, facciamola finita con i paragoni tra gli scienziati. Ci sono quelli che hanno detto cose che si sono avverate e ci sono quelli che hanno detto altro“.

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