Sono per certi versi clamorose le dichiarazioni del professor Massimo Galli, direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, secondo cui la seconda dose di AstraZeneca potrebbero non essere poi così tanto necessaria in questo momento. Intervento stamane nel corso della puntata di Mattino Cinque, su Canale 5, Massimo Galli ha spiegato: “Forse, molte seconde dosi di AstraZeneca in questo momento non sono necessarie: molte delle persone che hanno fatto la prima dose non necessitano strettamente della seconda”. Quindi, parlando con il conduttore, Francesco Vecchi, ha spiegato: “L’effetto protettivo di una sola dose di vaccino AstraZeneca secondo studi, ci dà una certa prospettiva di sicurezza. E, soprattutto, ce la dà se alla singola dose si documenta che la persona ha avuto una risposta anticorpale significativa”.



Dichiarazioni che di fatto rimescolano tutte le carte in gioco e aprono a nuove ipotesi sin qui non prese in considerazione, ma che ovviamente dovranno essere corroborate da ulteriori studi. In ogni caso, Galli ha spiegato che “è probabile che il prossimo autunno si dovrà affrontare il problema Covid con vaccini più aggiornati”. Per dovere di cronaca non è comunque la prima volta che il professor Galli si esprime a sfavore di una dose di richiamo di AstraZeneca visto che già la scorsa settimana, affrontando l’argomento dopo il decesso della 18enne Camilla, la ragazza di Genova morta dopo essersi sottoposta al vaccino di Oxford, aveva confessato: “Molte delle persone che recentemente si sono vaccinate con AstraZeneca – aveva spiegato a Unomattina, su Rai Uno – se hanno sviluppato gli anticorpi, non è indispensabile che facciano la seconda dose”.



MASSIMO GALLI: “SECONDA DOSE DI ASTRAZENECA? INIZIALMENTE FU PROGRAMMATO PER UNA SOLA DOSE”

Quindi aveva argomentato: “Astrazeneca fu progettato inizialmente per un’unica dose, poi si vide che aveva margini abbastanza importanti di mancato successo e allora fu impostato con due dosi che complessivamente davano successo maggiore. Ma nella maggioranza di coloro che fanno la vaccinazione anche la singola dose è in grado di sviluppare una risposta immunitaria importante”. In quell’occasione le sue dichiarazioni passarono un po’ in sordina, ma ora, alla luce anche di quanto accaduto negli scorsi giorni, stanno acquisendo senza dubbio maggiore eco.

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