«Quello che è stato deciso dal governo sulle mascherine è sensato, ma il segnale che ne sta derivando agli italiani è abbastanza insensato. La mascherina è uno strumento di protezione, non un feticcio o un bavaglio. Anni fa abbiamo discusso a lungo prima di ottenere l’utilizzo del casco in motocicletta. La mascherina non è una cosa tanto diversa, ci ha dato un contributo molto prezioso: abbiamo passato un’intera stagione senza influenza e senza raffreddore grazie alla mascherina, cosa che non ha precedenti nella storia»: così Massimo Galli ai microfoni di Cartabianca.
L’infettivologo del Sacco di Milano, sempre sulle mascherine, ha poi aggiunto: «Quando il Cts dice di tenerla nella disponibilità anche quando si è all’aperto e di metterla in condizioni di affollamento, mi trovano particolarmente d’accordo». Massimo Galli ha poi tenuto a sottolineare: «Draghi si è vaccinato con AstraZeneca, ha constatato che non ha una protezione soddisfacente e ora fa la seconda vaccinazione diversa. Lui ha potuto constatarlo. Oggi per farlo, bisogna pagarsi un test sierologico».
Massimo Galli: “Sì alla riapertura delle discoteche ma con regole ben precise”
Massimo Galli si è poi soffermato sull’estate: «Dal punto di vista dei rischi, con buona pace della variante Delta, dovremmo essere messi meglio rispetto allo scorso anno. Abbiamo lo zoccolo duro delle vaccinazioni che molto ci protegge e questo fa ben sperare per settembre. Mi auguro un’estate che non sia proprio soltanto un rimescolamento di carte senza regole. Vogliono riaprire le discoteche? Le riaprano con alcune regole ben precise e si può anche fare, piuttosto che vedere la gente ballare in case private o altrove. Mi auguro di poter dire che non avremo un autunno come quello precedente – ha spiegato Massimo Galli – Preconizzare un autunno come quello del 2020 non era difficile: la maggior parte dei morti che abbiamo avuto, li abbiamo avuti da settembre in poi».