E’ preoccupato Massimo Galli, il virologo primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, nonché professore presso l’università Statale del capoluogo lombardo: la terza ondata è ormai giunta in Italia e sta facendo sentire i suoi effetti. Ancora una volta sembrerebbe essere la regione Lombardia quella che sta pagando il costo maggiore, con una serie di casi ben al di sopra la media dell’ultimo periodo in quel di Brescia e provincia in particolare, situazione, che ha obbligato l’amministrazione regionale ad istituire una zona arancione rafforzata: “L’incremento dei casi a Brescia – le sue parole all’agenzia Adnkronos quest’oggi – e il fatto che siano sostenuti da una diversa variante del virus Sars Cov-2 tecnicamente merita la definizione di terza ondata. Non si tratta di ‘terrorizzare’ le persone: non possiamo fare a meno di dire che le cose stanno andando diversamente rispetto a ciò che si sperava”.
A complicare la situazione è ovviamente la comparsa delle numerose varianti covid emerse in queste ultime settimane, a cominciare da quella inglese, la più diffusa al momento in Italia, e ben più contagiosa rispetto a quella “classica”.
GALLI: “LA COMPARSA DI VARIANTI SIGNIFICA PROBLEMI”
Ci sono poi le varianti sudafricana e brasiliana: “La comparsa delle varianti – ha proseguito il professor Galli – significa problemi, che stiamo già pesantemente apprezzando in tutta Italia. Non si tratta di una questione solo lombarda“, aggiungendo come nella comunità scientifica “c’è preoccupazione per più di una realtà”. Proprio a causa di questa nuova ondata di covid spinta dalle varianti, l’Italia “si sta colorando di aree dove si stanno verificando condizioni e situazioni pericolose. E questa cosa è purtroppo innegabile”. Massimo Galli aveva annunciato già una decina di giorni fa di avere il proprio reparto pieno di casi di variante inglese di covid, e l’Ospedale Sacco, quello per cui lavora, era poi intervenuto smentendo l’emergenza. “Conosco i dati con certezza”, aveva controreplicato il professore, e la querelle si era chiusa.