Massimo Galli

, virologo milanese, risulta indagato insieme ad altre 32 persone per associazione a delinquere, turbativa d’asta e falso in atto pubblico. Il primario del reparto di Malattie infettive presso l’ospedale “Sacco di Milano” e professore ordinario presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’università Statale di Milano, è finito nel mirino della Procura per associazione a delinquere, turbativa d’asta, falso in atto pubblico.



Lo riporta “Il Fatto Quotidiano”, aggiungendo che le ipotesi di reato, secondo l’accusa, sarebbero per la maggior parte avvenute durante il periodo del primo lockdown, nel marzo 2020. Nell’indagine sarebbero coinvolti anche professionisti in servizio all’università Cattolica del Sacro Cuore, di Torvergata e de La Sapienza di Roma e dell’università degli Studi di Torino, incluse importanti cariche direttive della Società italiana per le Malattie infettive e tropicali (Simit).

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MASSIMO GALLI INDAGATO: CONCORSI PILOTATI?

Stando al decreto sottoscritto dalla Procura di Milano, “la situazione che emerge dall’analisi delle conversazioni intercettate è a dir poco sconcertante. Gran parte dei concorsi banditi sono stati oggetto di condotte di addomesticamento. Trattasi di collusioni e altri metodi di turbativa che hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione in esame, sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio di imparzialità, che dovrebbero orientare le scelte dell’amministrazione pubblica per espresso dettato costituzionale”.

L’inchiesta, scrive “Il Fatto Quotidiano”, deriverebbe da un esposto-querela presentato alla Questura di Pavia il 26 aprile 2018, nel quale si denuncia “un sistema di mercanteggiamento” per le iscrizioni al corso della facoltà di Medicina e Odontoiatria della Statale di Milano. Così, mentre si parla già di “Concorsopoli”, a Galli, oltre all’associazione, sarebbero stati contestati due reati di falso e una turbativa d’asta insieme all’attuale direttore generale del Sacco, Alessandro Visconti (indagata anche Manuela Nebuloni, direttore dell’Uoc di Anatomia patologica) per l’assunzione di 4 dirigenti biologi presso il reparto di Malattie infettive. Il tutto sarebbe avvenuto “con collusione tra Galli e Visconti: i due concordavano che Galli predisponesse un avviso pubblico modellato sulle caratteristiche delle due candidate che intendeva favorire e decidesse anche la composizione della commissione giudicatrice, in modo da farvi entrare dei membri a lui favorevoli che avrebbero privilegiato le candidate da lui indicate”.