Massimo Galli, noto virologo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione di La 7 “In Onda” nel corso della serata di venerdì 2 luglio 2021, al fine di dire la sua sulla situazione pandemica in essere in Italia e sulla variante Delta, che, a giudizio dell’esperto, potrebbe non fare saltare il piano di riaperture varato dal Governo, però “il condizionale è d’obbligo. Dobbiamo evitare che la mutazione dilaghi e di introdurre altre infezioni dall’estero. Poi, sarà importante stare attenti a cosa sta accadendo in Italia, perché anche qui abbiamo la variante, che può diffondersi con maggiore efficienza rispetto alle precedenti presenti su piazza”.



Insomma, l’ex indiana, a detta di Galli, rappresenta indubbiamente un cattivo cliente con cui avere a che fare, ma il fatto di avere già vaccinato molto, soprattutto i soggetti più fragili, può regalare un certo margine di tranquillità. Non va tuttavia scordato che la variante Delta ha la capacità di contagiare con molta facilità rispetto alle altre. Di fatto, ogni singola mutazione “è un modo in cui un virus riesce a sormontare le difficoltà che il nostro sistema immunitario gli pone davanti, sviluppando casualmente delle forme che lo rendono in grado di fare il salto con l’asta”.

MASSIMO GALLI: “OCCORRE VACCINARE I GIOVANI”

A “In Onda” Massimo Galli ha ribadito che sarebbe importante vaccinare anche i bambini, dal momento che non abbiamo evidenze che il rapporto rischi-benefici relativo ai più piccoli sia a sfavore della vaccinazione. “Queste varianti hanno fatto sì che anche i bambini fossero facilmente infettabili, cosa che non avveniva con la 614-G, che ha rappresentato il maggior problema della prima fase della pandemia di Coronavirus”, ha precisato il professor Galli.

Per ciò che attiene ai vaccini, l’esperto ha sottolineato che sui grandi numeri è normale che il caso fatale si trovi ed è per questo motivo che bisogna fidarsi della scienza. “Io sono contro chi parla male di AstraZeneca, siero utilizzato sino al 28 maggio da 170 Paesi al mondo, in quando si può adoperare in maniera agevole. Pfizer, per contro, è usato in 103 Paesi, i soli che si possono permettere quasi senza esclusioni la catena del freddo e l’organizzazione indispensabile per questo siero a mRna”. Una buona notizia, tuttavia, c’è già: non avremo un autunno come quello del 2020, anche se Galli ha rimarcato che qualcuno il 27 luglio 2020 aveva dichiarato la morte del virus: “Peccato che dal 1° settembre a oggi vi siano stati altri 92mila morti. Determinate facilonerie credo vengano bollate da una realtà come questa e mi auguro che gli italiani sappiano giudicare”.