Il professore dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, è intervenuto in collegamento con il programma di Rai Uno, Oggi è un altro giorno. Le prime parole sono rivolte alla conduttrice Serena Bortone, che ha preso il coronavirus ma fortunatamente in maniera asintomatica: “Come lei quanti altri del tutto asintomatici continuano a circolare nel nostro paese e potenzialmente trasmetto l’infezione? Molti purtroppo”. La padrona di casa chiede quindi al professor Galli cosa deve fare un asintomatico: “Se lei è asintomatico deve armarsi di una dose colossale pazienza, rimanere il più possibile senza contatti anche intra-famigliari e attendere che termini la carica virale al punto da non creare ulteriori problemi di rischio e di trasmissione dell’infezione, questa è l’unica cosa che si può fare, sto parlando di persone giovani e asintomatiche, e che sono cadute per caso nella rete dei test”.
“Adesso non stiamo facendo più i test come prima – ha proseguito il professor Galli – che andavamo a cercarle; chi fa continuamente il test sono i calciatori, molti sportivi e le persone come lei che vengono considerate meritevoli di una verifica e di una situazione che possa mettervi tranquilli in una situazione di lavoro che merita serenità. In assenza di sintomi bisogna armarsi di pazienza e sperare che ti piaccia una serie tv, dei film o una buona lettura”.
MASSIMO GALLI: “ECCO PERCHE’ LE DONNE SI INFETTANO DI PIU’”
“Le donne – ha proseguito Galli – hanno soprattutto il problema di conciliare l’infezione e mandare avanti tantissime cose. Le donne rischiano di infettarsi di più perchè a loro è affidata gran parte dell’accudimento delle persone”. Alla luce della crisi di governo, Serena Bortone chiede se sia possibile votare in sicurezza: “Con tutta la franchezza, parlare di voto adesso è abbastanza da irresponsabili. Notoriamente io voglio stabilire la dittatura dei virologi, ma parlando di normale buon senso, abbia pazienza, votare vuol dire che la gente deve andare a votare, pensi ai casi degli Usa che hanno il voto postale. Vogliamo pensare cosa potrebbe essere per noi fare la campagna elettorale e poi un’elezione? Le elezioni di settembre ci sono costate qualcosa e io sono stato sempre contrario. Ma uno statistico di cui ho molta stima che lavora all’Istat, e mi ha fatto due conti, e mi ha detto che in quel weekend c’è stato uno scostamento di 88mila casi di infezione, ti viene il forte sospetto…”.