Sfuggendo ad arte dal facile (e al contempo complesso sistema di) incasellamento in ruoli che appartengono a quella che potrebbe essere definita un certa élite, animata da un tipico sentimento borghese, l’attore romano Massimo Ghini, classe 1954, si affianca con curiosità al personaggio di Ennio Doris, nel nuovo film biografico di Giacomo Campiotti, Ennio Doris – C’è Ancora Domani (2024). Nel film dedicato al visionario fondatore di Banca Mediolanum di umili origini, l’attore veste i suoi panni nel periodo relativo alla sua vita adulta, dopo aver fatto recentemente parte del cast di altri importanti lavori per la TV, come The New Pope (2020), di Paolo Sorrentino, e Gloria (2024) di Fausto Brizzi.



Ospite a Splendida Cornice di Geppi Cucciari, nel 2024, Massimo Ghini sembra essere ormai definitivamente distante, all’occhio dei suoi spettatori, dal cinico ruolo di Mauro Valenzani, che l’attore aveva affiancato in Compagni Di Scuola (1988) di Carlo Verdone. Un distaccamento che riguarda, però, non tanto la finzione, poiché necessaria come il suo desiderio di rimanere un prezioso jolly, quanto la sua vita di tutti i giorni. Seppur non rinnegando il successo produttivo dei cinepanettoni, ma ammettendo le sue controversie, l’interprete del capo fascista Ciano, nella miniserie televisiva Edda (2005), ricorda oggi, grazie anche al suo attivismo oltre lo schermo, quanto la finzione sia necessaria alla sublimazione e la conoscenza di alcune idee pericolose per la collettività.



Massimo Ghini in C’è Anche Domani, i possibili sogni in comune con Ennio Doris

Dopo aver ricevuto il Nastro D’Argento alla Carriera, nel 2018, Massimo Ghini ha continuato a dedicarsi a uno dei generi da lui più frequentati nel corso del suo percorso artistico, quello della commedia. Con un ruolo da protagonista nel film 30 Anni (Di Meno) di Mauro Granai, nel 2024, e dapprima in Un Matrimonio Mostruoso di Volgando De Biasi, nel 2023, in cui recita al fianco di Ricky Memphis, l’attore sembra avere qualcosa in comune con la visione inclusiva e sognante del protagonista del nuovo film di Giacomo Campiotti, Ennio Doris.



Si tratta, per l’attore e regista romano, di avere un mentore e, anche, un certo grado di umiltà. Quel grado di umiltà che – tendenzialmente – appartiene ai grandi, un po’ come nel caso di Francis Ford Coppola. Massimo Ghini svela, a Splendida Cornice, di aver incontrato il genio di Megalopolis (2024) dopo aver ricevuto una vaga risposta da un altro regista che non sapeva raccontagli la storia del suo film. Durante questo incontro il regista statunitense ha chiesto scusa all’attore per il suo ritardo di 10 minuti e, dopo un breve scambio di idee sul suo futuro lavoro, i due hanno iniziato a preparare una scena. Ma non finisce qui – infine – dopo aver trovato il giusto equilibrio, il “mito del cinema” avrebbe chiesto all’attore: “dove andiamo a mangiare gli spaghetti?”