Nato a Roma nel 1954, Massimo Ghini è un famosissimo attore di 70 anni che ha alle spalle una storia di vita piuttosto difficile. Oltre all’importante carriera piena di soddisfazioni, si è trovato a vivere momenti complicati che lo hanno portato poi ad essere un uomo forte con un bagaglio di esperienze notevole. Partiamo raccontando della sua infanzia. Più volte Massimo Ghini ha rilasciato interviste spiegando di aver sofferto moltissimo durante la separazione dei genitori quando lui aveva solo tre anni.
Sebbene fosse stato molto piccolo, la vicenda lo ha segnato tantissimo e come ha svelato a “Ciao Maschio“, ricorda ancora quando arrivava la pagella scolastica e alla fine del documento appariva la scritta: “firma del padre o di chi ne fa le veci”. Invece della mamma, firmava il papà e i professori e i compagni lo guardavano in modo strano. Poi ha trovato una soluzione efficace: “Mia mamma firmava con la dicitura Lorenzo Ghini, che era il nome di mio padre. Una truffa, per come dire, ma così tutti erano contenti“, ha spiegato l’attore.
Massimo Ghini, lo spavento durante la pandemia: “Mio figlio ricoverato in un Covid-hotel”
Di certo all’epoca le famiglie allargate non erano ben viste e Massimo Ghini questo l’ha provato sulla sua pelle. Come sulla sua pelle ha provato un incidente che lo ha portato ad essere ricoverato in ospedale. Stiamo parlando del 2014, quando all’improvviso l’attore era svenuto sul palco accasciandosi per un malore. Inutile raccontare lo spavento dei colleghi del Teatro Guglielmi di Massa Carrara che hanno fatto intervenire il medico di sala. Dopo il soccorso si è scoperto che il malore era stato causato da una brutta congestione causata dal freddo. Tra le esperienze che lo hanno provato spunta anche la malattia del figlio durante la pandemia.
Il ragazzo, allora 25enne, era stato ricoverato dopo aver contratto il Covid e se inizialmente sembrava trattarsi di un virus gestibile, tutto è precipitato. Dopo un consulto del medico di fiducia si è scoperto che il figlio di Massimo Ghini era affetto da una polmonite bilaterale che per un certo periodo lo ha costretto a rimanere in un “Covid-hotel” al fine di tornare negativo e fare la quarantena prima di ritornare a casa dalla famiglia. Ad ogni modo, tutto è bene quel che finisce bene, dato che oggi sembra procedere tutto per il meglio nella vita di Massimo Ghini.