“Sono pronto a candidarmi a sindaco di Roma se serve”. Ad annunciarlo, nel corso di un’intervista rilasciata all’Adnkronos è l’attore e regista teatrale Massimo Ghini. Lui – che oltre ad essere un noto attore è stato segretario comunale e segretario del sindacato per 15 anni – affronta la delicata questione romana e lancia quella che definisce essere “una provocazione”. “La mia – dice Ghini – è una provocazione che nasce dal seguente ragionamento: se non si tira fuori un candidato vero, un campione del sacrificio per questa città, un capitano o una capitana, che vada a stimolare quella che è l’anima migliore dei romani capaci di tirare fuori il meglio nel momento del pericolo e della difficoltà, allora mi candido” annuncia, e continua “solo perché io ho il senso di responsabilità e del volontariato della politica e mi sembra che avremo bisogno di un sindaco nuovo. Questo traspare chiaramente”.



Massimo Ghini e le preoccupazioni per Roma: “La Capitale ha bisogno di chi si sacrifica per lei”

Massimo Ghini è sì una provocazione, perché vuole “continuare a fare il proprio mestiere e ci sono già vari impegni” ad attenderlo. E quando si tocca l’argomento Virginia Raggi e di chi chiede che si ricandidi, l’attore ammette “mi preoccupo. E che facciamo? Equilibri di potere?” e aggiunge “Ci devono essere motivazioni davvero molto alte per decidere che una persona debba essere nuovamente candidata a sindaco della Capitale”. D’altronde precisa: “C’è tanta gente che aspira a candidarsi e che fa il mestiere della politica, ma se il livello di preparazione politica e culturale è quello che vedo in giro – sottolinea Ghini – sono spaventato.” Massimo Ghini ha le idee ben chiare su chi dovrebbe governare la Capitale: “Roma ha bisogno di chi ha voglia di sacrificarsi per lei. – e spiega – Oggi come oggi dobbiamo trovare una persona carismatica che abbia realmente in mente il concetto ‘Roma’, perché sappiamo quanto è difficile, una persona che sia pronta a rimboccarsi le maniche, che qualche volta sia in grado di alzare la voce con chi non rispetta la città, dai rom a tutti gli altri da qualunque parte venga“, conclude.

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