Massimo Giletti torna a parlare della diretta televisiva di Non è l’Arena da Mezzojuso, soffermandosi sugli scontri con il pubblico e sulla lite con il sindaco Salvatore Giardina. Il conduttore ha confermato che sono arrivati ad un passo dallo scontro fisico. «La verità è che il sindaco mi ha messo le mani addosso, mi ha colpito con una manata. Ma io non ho reagito», ha raccontato al Corriere della Sera. Ma per Giletti non è un problema, è qualcosa che può capitare. Quel che ritiene grave è ciò che il sindaco dice. «E quando lui dice che è andato ai funerali di don Cola (l’ex capomafia di Messojuso ndr) perché lui va ai funerali di tutti mi preoccupa, perché lui rappresenta le istituzioni». Ma non è finita qui, perché il sindaco ha anche sostenuto che un colonnello dei carabinieri gli avrebbe detto che il padre delle sorelle Napoli era un capomafia. «io vado a smentirlo con il documento vero, da cui si evince che si parla di un altro signor Napoli». Il giornalista ha fatto i complimenti alle forze dell’ordine, che hanno gestito il clima molto teso. Ad un certo punto però il sindaco ha abbandonato la trasmissione.
Ma al Corriere della Sera ha parlato anche delle contestazioni della piazza di Mezzojuso. «Preferisco una piazza che parla, grida, ti contesta invece di una piazza silente». Non è stato sicuramente facile, ma in quanto cronista ha sentito di dover andare sul posto. «Io ho comunque rispetto per le persone che mi hanno fischiato ed insultato. Perché ci hanno comunque messo la faccia». La dialettica accesa non lo spaventa, anzi la mette in preventivo, ma Giletti spera di trarre una lezione da tutta questa storia. La battaglia televisiva è stata forte, ma la migliore lettura per il conduttore di Non è l’Arena l’ha data il sindaco di Troina: «Io i boss mafiosi li accompagno in carcere, non al cimitero come ha fatto il sindaco di Mezzojuso Giardina». Per Giletti questo «testimonia che c’è un’altra Sicilia che non accetta passivamente. Come ci sono tre donne che a Mezzojuso si sono ribellate, c’è tanta altra gente che lotta contro la mafia». Quindi per Giletti c’è un’altra Sicilia, l’immagine di questa regione «non è certo quella che ha dato il sindaco Giardina».
NON È L’ARENA CON LE SORELLE NAPOLI
Doveva essere un confronto pubblico col sindaco di Mezzojuso, Salvatore Giardina, e con tutti gli abitanti del paese che lo avevano accusato di “calunniare” il centro siciliano, accostato a Cosa Nostra, per via della nota vicenda delle sorelle Napoli e della cosiddetta mafia dei pascoli, e invece alla fine Massimo Giletti è arrivato alla quasi rissa col primo cittadino, nel corso di una puntata che ha avuto anche momenti molto accesi: infatti, il conduttore piemontese di Non è l’Arena ha più volte battibeccato con la piazza, giudicata da lui una “claque” a favore del sindaco, portando le ragioni delle tre sorelle e ricostruendo tutta la vicenda, oltre ad avvalersi di diversi illustri interventi in diretta assieme a quelli degli ospiti in studio, vale a dire Nunzia De Girolamo e anche Pietrangelo Buttafuoco. E nelle ultime ore è arrivata la replica del primo cittadino di Mezzojuso che ha parlato di un “attacco mediatico” orchestrato da Giletti nei suoi confronti, reo a suo dire di mistificare la realtà, punzecchiandolo poi sui dati dello share ai microfoni dell’Adn Kronos e sottolineando il fatto che nonostante l’imponente carrozzone messo su per organizzare la diretta dalla Sicilia il pubblico non l’avrebbe premiato come sperava. (agg. di R. G. Flore)
IL CONDUTTORE, “MI METTE LE MANI ADDOSSO?”
Non sono mancati i momenti di tensione nella puntata di ieri di “Non è l’Arena”, anzi è stata sfiorata la rissa. Sul palco Massimo Giletti viene accusato dal sindaco Salvatore Giardina di mistificare la realtà. I due si avvicinano in maniera pericolosa, quindi il conduttore chiede: “Mi mette le mani addosso?”. Il primo cittadino ha replicato: “Non mi permetterei mai ma lei dovrebbe studiare prima di raccontare queste storie”. Poi ha abbandonato il palco allestito dalla piazza di Mezzojuso, dove è andato in onda straordinariamente il programma. Ma non è la prima polemica tra i due: i due sia attaccarono anche a gennaio. Il sindaco disse che Giletti ha “gravemente danneggiato l’immagine di un’intera collettività”. Con tono scocciato Salvatore Giardina aggiunse: “Ormai gli obiettivi di Giletti sono due: difendere le sorelle Napoli e massacrare mediaticamente il sindaco di Mezzojuso”. (agg. di Silvana Palazzo)
MASSIMO GILETTI CONTRO MEZZOJUSO
In occasione dell’ultima puntata di Non è l’Arena, Massimo Giletti ha deciso di riportare la tv in piazza dando vita ad un appuntamento speciale in diretta da Mezzojuso, in Sicilia, dedicato al caso delle sorelle Napoli e della mafia dei pascoli. Ospiti d’eccezione proprio le sorelle Anna, Ina e Irene Napoli che raccontano l’episodio della sassaiola che subirono nel 1998 e che ha segnato per sempre la loro vita. Le donne da anni denunciando minacce ed intimidazioni di stampo mafioso e da oltre un anno il conduttore sostiene la loro tormentata storia. In diretta dalla piazza principale del paese, a pochi chilometri da Corleone, però, non tutto è andato secondo i piani. Ospite per un confronto sul caso delle sorelle Napoli anche il sindaco Salvatore Giardina, ma l’accoglienza, almeno all’inizio è stata molto fredda, salvo poi scaldarsi nel giro di pochi minuti. A prendere la parola è stato il giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo che ha ribadito il coraggio delle sorelle Napoli di dire “non abbiamo paura degli uomini di Provenzano”. A sua detta, sarebbero stati questi ultimi a screditare quella piazza e non certamente le tre donne che lottano contro la mafia, “a me fa paura che siano loro le imputate questa sera”, ha aggiunto. Dal pubblico della piazza, però, solo un timidissimo applauso.
CONDUTTORE AFFRONTA IL PUBBLICO
“Perchè non applaudite? Perchè non applaudite a queste parole?”, ha domandato un adirato Massimo Giletti. “Il discredito chi lo porta? Chi ha il coraggio di denunciare la realtà?”, ha chiesto il padrone di casa di Non è l’Arena, riferendosi ad un pubblico silenzioso. “Questo silenzio è pesante!”, ha aggiunto, “dovreste essere con noi sul palco a dire no alla mafia, no a quella gente! Eppure state in silenzio, questo non è un bel silenzio signori!”. Ma questo non è stato l’unico momento che ha infiammato la piazza. Alle parole pronunciate dal sindaco di Mezzojuso in un fuorionda in cui aveva dato del “farabutto” a Giletti, il pubblico si è scatenato con gli applausi. “Voglio sapere perché, spiegatemi. Perché io sono farabutto? Perché abbiamo avuto il coraggio di raccontare una storia di difficoltà? L’abbiamo inventata noi? Questo è il clima. È la cultura mafiosa che dovete combattere, l’omertà, questa è la verità”, ha chiesto il conduttore, urlando alla piazza.