Massimo Giletti non intende arretrare di un millimetro, nonostante le minacce nei suoi confronti siano giunte dal boss di Cosa Nostra, Filippo Graviano, attualmente in carcere “Vado avanti nonostante le minacce mafiose”, il conduttore di Non è l’Arena, trasmissione da sempre in prima linea contro le mafie, ribadisce quest’oggi al quotidiano La Stampa il concetto. “Non scassi la minc*ia”, è l’intercettazione-choc con protagonista il padrino di cui sopra, ma Giletti sembrerebbe essere più amareggiato che spaventato: “In un Paese normale il ministro mi avrebbe avvisato – racconta il volto noto della televisione – è grave apprendere informazioni così delicate da un giornale piuttosto che dallo Stato e dalle istituzioni competenti. Pretenderei una maggiore attenzione da parte di chi ha sulla sua scrivania questo tipo di informazioni”. Giletti ha infatti ammesso di essere venuto a conoscenza dell’intercettazione solo a mezzo stampa: “Sono venuto a conoscenza di quel dialogo – spiega – leggendo Repubblica. Lo ritengo grave”.
MASSIMO GILETTI: “CHI FA IL MIO MESTIERE SA CHE E’ ESPOSTO…”
Giletti lamenta come siano passati circa 60 giorni dall’intercettazione alla scoperta: “Quelli degli agenti del Gom – ha aggiunto – sono ascolti che risalgono a maggio, ora siamo a luglio: non mi pare proprio normale che io non ne abbia saputo nulla. In questa storia quello che pesa è per l’ennesima volta il silenzio delle istituzioni competenti”. Il ministro Alfonso Bonafede, con cui Giletti era stato in aperto contrasto nelle scorse settimane per via della scarcerazione dei boss nel periodo di lockdown, ha espresso solidarietà nei confronti del conduttore: “Sono contento che lo abbia fatto – ha detto Giletti – ma ribadisco che forse avrei dovuto sapere prima delle minacce del boss Graviano nei miei confronti”. Il volto noto di La7 non è comunque sorpreso dall’intercettazione: “Chi fa il mio mestiere e lo fa in un certo modo, non può cadere dalle nuvole quando scopre di dare fastidio a chi attacca”. Il giornalista torinese conclude dicendo: “La strada è sempre piena di buche e di asticelle. Bisogna cercare di non cadere nelle buche e di saltare le asticelle. E combattere sempre, l’unica risposta possibile”.