Continua a far ancora rumore l’intervista rilasciata da Massimo Giletti a “Chi”, nel corso della quale il conduttore televisivo torinese ha posto idealmente la sua firma sulla sua permanenza su La7 di Urbano Cairo, elogiando la linea editoriale dell’emittente e non dimenticando di lanciare qualche bordata in Rai, definita “precaria”, e anzi rimarcando quali siano state le sue ragioni per il mancato ritorno nel servizio pubblico. “Sono rimasto con Cairo perché si è stabilito un rapporto molto profondo che va al di là dei successi effimeri”, ha spiegato Giletti pur ammettendo di aver ricevuto parecchie offerte da Viale Mazzini: “Ma in Rai non ci sono certezze e meno ci saranno alla luce dell’autunno che sta per arrivare: è che esistono tante Rai…” ha detto sibillinamente il conduttore, facendo luce pure sulla possibilità che un giorno possa pure lui scendere in prima persona nell’agone politico, anche se dalle sue parole si è capito che si intende in un futuro lontano. E in chiusura di intervista Giletti si è concesso pure una battuta su Flavio Briatore, fresco di costituzione di un suo movimento: “Lui è un vulcano di idee e ogni volta che è ospite nel mio programma porta grandi risultati: però se vuole venire a combattere qui in Italia non può farlo da Montecarlo…”. (agg. di R. G. Flore)



GILETTI, “IO IN POLITICA? NON LO ESCLUDO MA…”

Da due anni protagonista a La7 con il suo Non è l’Arena, Massimo Giletti si racconta a tutto tondo ai microfoni di Chi: dal suo futuro professionale ai retroscena sulle offerte ‘politiche’. Nelle ultime settimane si è parlato molto del possibile ritorno in Rai del giornalista, che diede l’addio bruscamente dopo la stagione 2016-2017, ma è lo stesso Giletti a sottolineare i motivi della sua permanenza presso la rete di Urbano Cairo: «Sono rimasto a La7 perché con Urbano Cairo si è stabilito un rapporto molto profondo che va al di là dei successi effimeri della tv. Ho valutato molto le offerte della Rai, ma ho percepito una situazione precaria, non c’erano certezze e ancora meno ce ne saranno alla luce dell’autunno che sta per arrivare, sono stato buon profeta». E non mancano le stoccate: «Esistono tante Rai, c’è quella che ha paura di cambiare che è ancora viva, ma per fortuna ci sono uomini e donne che vogliono imprimere una nuova marcia, spero lo possano fare».



MASSIMO GILETTI, IL RETROSCENA POLITICO

Ma non solo. Oltre alle offerte di Rai e Discovery, Massimo Giletti ha spiegato ai microfoni di Chi di aver ricevuto diverse proposte per entrare in politica. Ecco la conferma dell’ex volto de L’Arena: «Più volte, mi hanno proposto di candidarmi, anche come sindaco di Torino, ma penso di fare molta più politica con le mie inchieste». Ma non chiude la porta, mettendo però dei paletti: «Non escludo nulla, dico solo che se uno fa una scelta dev’essere vera, molti colleghi l’hanno fatta e poi sono tornati indietro, credo che si debba avere il coraggio di arrivare fino in fondo». Infine, Giletti ha parlato della discesa in campo di Flavio Briatore: «Briatore è un vulcano di idee e, ogni volta che viene ospite nel mio programma, porta grandi risultati. Ho grande rispetto per lui, ma penso che se vuole deve venire a combattere qui in Italia, non può farlo da Monte Carlo. Lo vorrei in campo ma sul serio, è uno tosto che ha idee, ma lo voglio in prima linea. Allora apprezzerei il suo mettersi in gioco».

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