Massimo Giletti torna ad occuparsi dell’Ares Gate a “Non è l’Arena” e lo fa concentrandosi sulla figura di Adua Del Vesco, che dall’esperienza al Grande Fratello Vip è tornata a farsi chiamare col suo nome di battesimo, Rosalinda Cannavò. Il conduttore rivela, infatti, di essere stato contattato da una persona, che ha chiesto di restare anonima: «Non possiamo mostrare il volto, perché non vuole farsi riconoscere. È una persona molto nota». Questa persona parla del rapporto tra Rosalinda Cannavò e Teodosio Losito: «Lui si è perso dietro a questa ragazza, come se fosse suo padre, l’ha adottata. L’ha ricoperta di regali, perché quello che ha fatto per lei insieme ovviamente ad Alberto, perché Teodosio era il motivo della vita di Alberto, era il motore della vita di Alberto».

Questa persona definisce «quasi paradossale» il rapporto tra i due, perché Teodosio «ha fatto di tutto per lei». Con Alberto Tarallo, ad esempio, avrebbero mandato l’attrice a studiare a Dublino per due anni, affinché imparasse l’inglese. «Ma lei ha imparato meno di zero».

ARES GATE, UOMO MISTERIOSO PARLA DI ROSALINDA CANNAVÒ

Questa fonte anonima a Non è l’Arena di Massimo Giletti rivela poi che lei si è lamentata pure per il seno rifatto male a Messina. «Teodosio l’ha portata immediatamente a Roma e le ha fatto rifare il seno per la seconda volta». E quando lei si lamentava perché loro avevano l’autista, lui le comprò una macchina. «Aveva momenti di nostalgia per casa, per la madre e il per padre, ma pare che avessero un rapporto molto brutto, e lui la portava a Parigi e si rifaceva il guardaroba completamente». Quindi, questa persona conclude su Rosalinda Cannavò che «è stata curata, tenuta nella bambagia da questi due miei amici, che sono stati i padri putativi davvero». Inoltre, l’hanno aiutata durante il periodo dell’anoressia: «L’hanno portata ovunque». Un rapporto «a tratti commovente», ma l’attrice non ha mai convinto questa persona rimasta anonima. «Aveva alti e bassi. Una volta aveva espressioni diaboliche, altre volte angeliche».

Massimo Giletti, che ha provato a intervistare Rosalinda Cannavò anche inseguendola sotto casa, rivela pure che Alberto Tarallo gli ha detto che dopo la morte di Teodosio Losito lei gli aveva chiesto quando sarebbero ripartiti con i programmi, mentre lui era distrutto per quella tragedia. «Quando ci siamo sentiti mi ha detto che un giorno Adua l’ha chiamato, era passato un mese circa dalla morte di Teo, gli ha detto un po’ di parole di circostanza e poi gli ha chiesto quando si sarebbe ripartiti a fare fiction e se poteva dirgli quale ruolo aveva pensato. Ma lui era distrutto». Sono tanti, dunque, gli aspetti oscuri dell’Ares Gate, su cui ora lo stesso Alberto Tarallo vuole fare chiarezza.