Massimo Lopez protagonista a teatro nel nuovo show Dove eravamo rimasti insieme a Tullio Solenghi, una delle tante riunioni artistiche che fanno innamorare i fan. Intervistato da Libero, l’artista ha ripercorso la storia del Trio, completato da Anna Marchesini, e ha evidenziato di essere stato lui a provocare la separazione nel 1994: “Pensai che, dopo tanti anni col costante appuntamento quotidiano che ci vedeva trascorrere dieci ore assieme ogni giorno, poteva esserci il rischio di un calo della creatività”. Nonostante lo scioglimento, i tre non si sono mai persi e come dimenticare la reunion in Non esiste più la mezza stagione. A proposito di Anna Marchesini, Lopez ha confermato che è una presenza costante: “Noi la percepiamo, la sentiamo. Il rapporto amicale tra noi è diventato anche il marchio di fabbrica della comicità che portiamo in scena. Per cui, anche se siamo solo due è un po’ come se fossimo in tre”.
Le parole di Massimo Lopez
Parlando della sua vita privata, Lopez ha spiegato di non amare le etichette di nessun tipo, considerando che il più delle volte vengono strumentalizzate. “Io penso che possa essere la reazione dei ragazzi di oggi di fronte al rischio di auto ghettizzazione che c’è anche nei gay pride”, ha spiegato l’artista a proposito della fluidità tanto di moda: “Anche perché in effetti nessuno va dai propri genitori a dichiarare: mamma, papà sono etero. Quindi, pur capendo le battaglie per la visibilità, mi chiedo: perché, non essendo un problema, uno debba sottolineare una diversità che diventa come qualcosa di non giusto”. Lopez si è poi soffermato sulla tv del Trio e quella di oggi a confronto, a suo avviso è tutto cambiato: “Mi sembra diventata una lotta tra disperati all’insegna del sensazionalismo. A me fa effetto vedere i servizi tragici sulla guerra con la musica sotto. È tutto costruito. Per questo la gente, paradossalmente, prova a informarsi sul web, sui social perché li percepisce come qualcosa che è più vicino”.