E’ tutto pronto per il ritorno in scena di Massimo Lopez e Tullio Solenghi, in programma il prossimo 25 giugno alla Reggia di Venaria, in occasione della Milanesiana. Uno spettacolo fermato dalla pandemia e ripreso appena si è potuti tornare a riempire i teatri. “C’è questa voglia di essere usciti dal confino, dalla gabbia, c’è un’euforia maggiore”, ha esordito Solenghi ai microfoni di Specchio, un’opinione condivisa da Lopez: “Dopo il lockdown abbiamo avuto reazioni molto positive. C’è molta voglia di divertimento ma anche grande affetto legato allo spettacolo, soprattutto alla nostra storia”.



Nel corso del dialogo con Specchio, Tullio Solenghi ha rimarcato che il rapporto con il pubblico è cambiato per intensità, sottolineando che ormai è “come se avessimo davanti parenti che non vediamo da un po’ di tempo e che ritroviamo a teatro”. L’affetto del pubblico è sempre stato centrale, fin da quando il primo sketch del Trio è diventato virale senza internet: “Questa percezione di essere importanti per un pubblico così attento e affettuoso l’abbiamo sempre avuta ed ha aumentato in noi il senso di responsabilità: sapevamo di non dover mai deludere questo affetto”.



Massimo Lopez e Tullio Solenghi: “Anna Marchesini sempre con noi”

Massimo Lopez e Tullio Solenghi hanno poi ricordato l’indimenticabile Anna Marchesini. I due comici parlano come se fossero ancora in tre, a testimonianza del grande legame con l’artista scomparsa nel 2016. “E’ molto strano essere sul palco senza di lei”, ha spiegato Solenghi: “O forse invece non è affatto strano perché una parte di Anna è con noi sul palco”. Parte di Anna Marchesini è rimasta con loro: “Più di tutto manca il contatto quotidiano, la telefonata, il rimbalzo che avevamo uno sull’altro su qualsiasi cosa succedesse. C’eravamo sempre per mettere al corrente l’altro su quel che succedeva, per giocarci sopra con iperboli folli”. Una sensazione condivisa da Massimo Lopez, che ha ammesso di percepire sensazioni forti a stare sul palco senza di lei: “Quello che mi manca di più di Anna era questo suo ridere continuamente in maniera intelligente. Lei non manifestava mai disagio. Mai un malessere, stava sempre bene, era sempre positiva e propositiva”.

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