Massimo Lopez si racconta tra la sconfinata passione per la recitazione e la timidezza che per molto tempo lo ha reso impacciato, senza però mai scoraggiarlo dal desiderio di diventare attore di successo. “Ho sempre desiderato fare questo mestiere ma ero anche convinto all’età di sette o otto anni che forse non ce l’avrei mai fatta, che sarebbe rimasto un sogno” confessa ospite del salotto di BellaMa’, trasmissione in onda su Rai Due.
Una passione e un’inclinazione, quella per il palcoscenico, che Massimo Lopez si porta dentro da “quando sono arrivate le recite scolastiche, io recitavo a scuola e mi dicevano che ero portato. Durante le interrogazioni invece mi bloccavo, anche se le cose le sapevo benissimo, ero timido. L’autorevolezza e l’autorità del professore mi mettevano in agitazione”. Per questo motivo confessa che “mi prendevano in giro dicendomi che volevo fare l’attore ma non riuscivo a spiccicare due parole. Allora alla fine non l’ho più detto, mi sono tenuto questo desiderio per me, chiudendomi a riccio così che nessuno me lo portasse via”. Un atteggiamento che ancora oggi lo porta a essere estremamente riservato, pur avendo coronato il suo sogno.
Massimo Lopez: “timidezza? Ho iniziato recitando Pirandello, le maschere…”
Massimo Lopez confessa di aver conservato il suo carattere timido e allo stesso tempo di essere riuscito a uscire da quel guscio perché “la scuola è stata il teatro, dove interpretavo ruoli diversi da me stesso. Non a caso ho iniziato con Pirandello, facendo maschere e altri personaggi rispetto a me. Una volta ero un personaggio cattivissimo, una volta uno buono, fatto sta che le personalità erano differenti e quindi questo mi è servito come esercizio, piano piano, perché sono andato molto lentamente. Ogni anno facevo qualcosina in più, qualche passo in avanti, perché volevo fare questo, volevo fare teatro. Non sapevo avrei fatto la tv e che avrei fatto il comico, io nasco come un attore casualmente drammatico, perché quelle erano le parti che mi avevano dato”.
Con gli anni, Massimo Lopez ospite di BellaMa’ spiega che “ho tirato fuori la voce, la personalità, il temperamento. Anche la conoscenza con Anna (Marchesini, ndr) e Tullio (Solenghi, ndr) mi ha aiutato, perché mi hanno sempre spalleggiato, mi sentivo abbastanza protetto da loro per essere diverso dal personaggio a teatro ed essere più me stesso. Poi piano piano sono arrivato a essere me stesso sul palcoscenico. Per me il teatro è verità, perché parlo con le persone e ho un rapporto diretto con loro”.