L’ultimo incontro tra Massimo Mauro e Gianluca Vialli risale al 23 dicembre del 2022. Il campione scomparso lo scorso gennaio era consapevole della sua scomparsa imminente. “Mi aveva chiamato la moglie Cathryn. ‘Massimo vieni a Londra’. Soffriva moltissimo Luca, aveva dieci minuti di lucidità, poi doveva ricorrere alla morfina. Gli ho dato un bacio, me ne sono andato e ho chiamato subito Mancini. L’ho rivisto nella bara, l’abbiamo portata io, Mancio, i fratelli di Luca e Nando, il suo amico storico di Cremona. Suonavano la Canzone del sole di Battisti e un pezzo di Morricone, li aveva scelti lui”, il racconto di Mauro ai microfoni della Stampa.



Il ricordo di Massimo Mauro

Mauro ha ricordato i giorni passati insieme nell’estate del 2022, quando capì del peggioramento ma nonostante ciò Vialli rimase “un eroe”: “L’ho visto nudo, era solo pelle e ossa, eppure sa qual è stata la sua grandezza in quella immensa sofferenza?  Quella di non farsi mai compatire e di non far mai sentire in imbarazzo chi gli parlava. Sa quell’imbarazzo che si prova davanti agli ammalati? Ecco, con lui mai provato”. Vialli ha avuto dignità fino in fondo, come Mihajlovic, ha aggiunto Mauro, che ha poi parlato di un grande rimpianto: “Luca aveva deciso di far conoscere l’Italia alle sue figlie e non era mai stato da me in Calabria. E la volta che mi aveva dato la disponibilità per farlo – ‘io e te da soli per una settimana’ – avevo degli altri ospiti a casa e fui costretto a dirgli di no. Non me lo perdonerò mai”. Mauro ha poi parlato del rapporto di Vialli con la fede e ha ricordato come l’amico fosse molto credente: “Lo ricordo alla cresima di Sofia, soffriva moltissimo ma era felice. Lui mi parlava molto di quello che lo avrebbe atteso dopo la vita. E io ascoltavo. Ascoltavo il mio amico Luca che immaginava l’Aldilà”.

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