All’anagrafe il suo nome è Alessandro Vanetti, ma preferisce farsi conoscere come Massimo Pericolo che sarà ospite a L’Assedio. Il rapper ventisettenne si è già fatto conoscere ancora prima della realizzazione del suo primo album, Scialla Semper, grazie alla scrittura dei primi testi durante il periodo dell’adolescenza. Sarà l’incontro con Kaso che gli permetterà di registrare i primi brani a cui seguono diversi singoli come Baklava, 7 Miliardi e Sabbie D’Oro, questi ultimi due prodotti da Nic Sarno e Crookers. Il suo amore per il rap nasce però grazie ad Eminem, che inizia ad ascoltare in seguito all’uscita della pellicola 8 Mile: “Mi sono avvicinato al rap con questo film. L’ho visto quando abitavo a Catania con mia madre, all’epoca avevo otto anni, quindi all’inizio per me il freestyle era quasi un obbligo, ma quello non era il periodo storico giusto per farlo, non c’era neanche mercato”. Il nome d’arte invece nasce dalla sua esperienza con il carcere, a causa dell’incarcerazione avvenuta nel 2004, grazie all’operazione Scialla Semper organizzata dall’Antidroga. “Io rappo da tutta la vita, Massimo Pericolo è solo il momento in cui ho deciso di fare il rapper. Prima ho sempre scritto e registrato, nonostante fossi piccolo, avevo un altro nome. Poi però con l’arresto la cosa si è fermata”, ricorda a Sky Tg24. Sarà proprio il carcere a spingere Pericolo a credere davvero di avere la possibilità di diventare un rapper. “Avevo dei progetti, anche slegati dalla musica, che ovviamente sono un po’ sfumati con questo… disastro”, aggiunge.
Massimo Pericolo, L’Assedio: una vita iniziata due volte
La vita di Massimo Pericolo inizia altre due volte, in seguito alla sua nascita. La prima avviene quando appena bambino inizia ad ascoltare Eminem e a fare suo il mondo del rap. Inizia infatti a scrivere, ma quest’attività verrà rinnovata in occasione della sua seconda rinascita, ovvero in carcere. “Mi sono messo a scrivere un botto mentre ero chiuso. Poi in realtà è stata molto più lenta di come immaginavo, io credevo di uscire dalla mia situazione e spaccare tutto, invece poi ho capito che quei pezzi dovevo registrarli, trovare qualcuno che mi facesse dei video”, dice a Sky Tg24. Il giovane rapper non riesce a parlare con facilità dell’esperienza in carcere, anche se la sua ritrosia non deve essere vista come una volontà di non parlarne. “Non mi tiro indietro, perchè è un argomento importante”, aggiunge, “Se ci fosse in carcere un ragazzo che vuol rappare gli direi che non c’è un momento migliore per scrivere dei testi: l’unica cosa che hai a disposizione in carcere è il tempo. Invece che pigliarsi il Tavor e dormire tutto il giorno puoi fare delle cose, lavorare su te stesso, perfino diventare una persona migliore“. Oggi, mercoledì 16 ottobre, Massimo Pericolo sarà ospite de L’Assedio che andrà in onda in prima serata su Nove. Racconterà la sua esperienza e anche gli ultimi progetti, come il tour che il prossimo novembre lo vedrà al fianco di Baraccano e Speranza.