LA VERITÀ DI MASSIMO PICOZZI A QUARTO GRADO SULLA STRAGE DI ERBA
Massimo Picozzi rompe il silenzio sulla strage di Erba dopo anni in cui non ha risposto a chi lo ha accusato di aver manipolato i racconti di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo in via definitiva per il massacro. “Aver infamato una carriera di 40 anni con semplici illazioni” è ciò che lo ha ferito di più, anche perché è sempre stato disponibile a fare chiarezza nelle sedi opportune. Lo psichiatra ne parla a Quarto Grado, definendo “falsità” le accuse di aver indotto i racconti dei coniugi, di cui era consulente.
“Dovevo valutare se c’erano gli estremi per una perizia e se eventuali patologie potevano aver inciso“. La critica di Rosa Bazzi riguardo eventuali suggestioni peraltro sono arrivate 12 anni dopo la strage di Erba. A proposito della donna, riferisce che “ha i suoi limiti cognitivi e altre problematiche“.
Dopo la confessione dei coniugi, Picozzi ne ha discusso con l’avvocato d’ufficio, passandogli il materiale, nel quale c’è anche il passaggio in cui Rosa Bazzi accusa Azouz Marzouk di violenza: “Gli ho lasciato scegliere se produrlo o meno. Quella violenza comunque non è stata riscontrata, ma ritengo che quella notizia era fondamentale per me per gettare luce sulla sua psicologia“.
“LE ACCUSE MI HANNO FATTO MALE”
“Ho avuto due accessi registrati al carcere di Como, li ho visti entrambi con un intervallo di parecchi minuti per non farli incontrare. In questo poco tempo avrei insegnato a Rosa Bazzi cosa dire e a recitare?“, rilancia Massimo Picozzi ai microfoni di Gianluigi Nuzzi.
“Sentirmi accusato di aver plagiato questa coppia mi fa doppiamente male“, aggiunge in merito al fatto che la strage di Erba lo abbia segnato, infatti ha ancora in mente la descrizione della scena del crimine e della modalità dello stesso. “Non sono stato mai sentito, ma del resto non sono mai entrato a processo“, così come non è mai stato formalmente accusato, se non appunto mediaticamente.
STRAGE DI ERBA, PICOZZI: “OLINDO ROMANO SUCCUBE DI ROSA BAZZI”
Per quanto riguarda Olindo Romano, Massimo Picozzi racconta a Quarto Grado che gli era sembrato “succube della moglie, che fosse lei quella più forte, ma non c’è stato un vero leader nell’aggressione“. La ferita che più gli fa male in questi anni di dileggio è, oltre alla messa in discussione della sua carriera, la chiamata della madre: “Aveva visto un servizio in cui Olindo mi tirava in ballo. Era preoccupata e mi chiese cosa stava accadendo“. La campagna mediatica in favore dei coniugi “ha toccato punti sensibili di molti haters“.