Il grande Massimo Ranieri è stato intervistato nella giornata di ieri da Il Messaggero, in vista del suo nuovo show in programma su Rai 1 dal 26 maggio prossimo. «Voglio che il mio pubblico lo sappia: a 72 anni sono pieno di cicatrici e non mi imbarazza farlo sapere. Non sono un robot né un alieno. Come tutti, anch’io conosco la sofferenza. Chi mi ha fatto più male? Le donne, e quasi sempre è successo per colpa mia. Scrivendo il libro mi sono liberato, e in un certo senso anche divertito, a dire cosa sono state loro per me, e quante volte mi hanno ferito e mollato. Perché ho sempre messo davanti a tutto l’amore per il mio misterioso e affascinante lavoro, che da una vita mi spinge fuori casa a dare tutto».
Ma Massimo Ranieri non ha mai raggiunto un equilibrio? «Mai. E un po’ mi fa incazzare, ho capito che così non posso combattere contro le mazzate amorose. Un po’ ci si abitua, si va avanti, ma bisogna cambiare». Adesso Ranieri che partita sta giocando, chiede il giornalista de Il Messaggero, e lui spiega: «Rilancio e dico che è quella del cuore. Sono a una svolta: è arrivato il momento di piantare le tende e vivere pienamente l’amore di una donna. La solitudine può essere anche bella, lo so, ma insieme si sta meglio. Vedere un film, fare una passeggiata, mangiare fuori casa… questo voglio. Prima stavo costruendo la carriera, ma adesso che cosa devo fare? Ho recitato con Strehler, ho vinto Sanremo, ho diretto opere liriche…».
MASSIMO RANIERI: “NON STO PENSANDO DI RITIRARMI…”
Ma per Ranieri non si tratta di un ritiro: «No, quello mai. Però posso rallentare e vivere meglio. Invece di fare centoventi serate l’anno, posso farne sessanta. Chi dovevo aiutare e sistemare, ora è a posto. Come il grande Charles Aznavour, che ogni mese mandava a sue spese una famiglia armena – residente all’estero – in vacanza in Armenia, non voglio essere il più ricco del cimitero. Sto bene, gli sfizi me li sono tolti. Ora voglio una vita più tranquilla ed equilibrata, che la solitudine non può darmi. Gli amici sono importanti, ma l’amore lo è di più». L’artista racconta di non avere al momento una donna al suo fianco: «Sono solo, ma lo voglio veramente un amore così». Il 6 maggio dell’anno scorso Ranieri cadde dal palco e si ruppe 4 costole, e per l’artista fu un messaggio Celeste: «Sì. Credo in Dio e sono convinto che mi abbia voluto dire: fermati, stai andando a 300 all’ora e puoi andare massimo a 250. Bene, l’ho capito e voglio rallentare».
Sulla sua volontà di divenire padre: «Credo che potrei essere un padre ideale. Ho anche il fuso orario dell’artista: non sono mattiniero, ma prima delle tre di notte non mi addormento… Mia madre diceva che i figli vanno fatti da giovani, perché poi non si ha pazienza. Forse aveva ragione lei, forse no. Comunque sia, non perdo la speranza». Chiusura dedicata alla sua Napoli, che adora Massimo Ranieri come tutta Italia del resto: «Napoli è una grande mamma, difficile che ti faccia andar via. Io l’ho fatto che ero un ragazzino. Cercavo altro, volevo scoprire la vita. Però è vero che Napoli ti ama e ti abbraccia, ma a volte un po’ ti soffoca. Tutto qui. Però Napoli ti sorride sempre. Ed è quello che ti fa tornare».