Vasco Rossi e Massimo Riva, un’amicizia fraterna che va oltre la morte. A ricordarlo con grande affetto e commozione è proprio il Blasco durante il documentario – live “Siamo solo noi – 6 come 6”, lo speciale che Canale 5 ha voluto dedicato al grandissimo artista reduce da sei concerti sold out allo Stadio San Siro di Milano. Tra un successo e l’altro, Vasco Rossi si racconta nel settimo giorno, che definisce “quello del riposo del guerriero”. Il ricordo di Massimo Riva arriva durante il momento live di “Vivere”, una delle ballad più belle ed emozionanti della sua carriera. “Massimo è stato come un fratello, lo portavo con me ai primi tempi sul palco, era uno spettacolo” racconta Vasco, che ha poi parlato anche della sua morte. “Quando è morto, mi è venuta a mancare la figura, la persona, non tanto per il chitarrista, c’è stato un rapporto di complicità che andava oltre lo spettacolo sul palco” ha detto Vasco, visibilmente commosso nel ricordare il suo grande amico. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



MASSIMO RIVA, L’AMICO FRATERNO DI VASCO ROSSI

Massimo Riva moriva il 31 maggio 1999 dopo aver vissuto una vita spericolata accanto all’amico fraterno Vasco Rossi con cui aveva condiviso gli inizi difficili della carriera e lo straordinario successo che, in quegi anni, raggiunse la vetta più alta con il concerto di Imola nel 1998. L’ultima esibizione live di Massimo Riva avviene al Concerto del Primo Maggio del 1999. Trenta giorni dopo moriva nella sua casa di Bologna a causa di una crisi respiratoria, in seguito a un’iniezione di eroina. Quella di Massimo Riva è stata una vita vissuta sempre sul filo del rasoio fino a portarlo alla morte. Da quel 31 maggio 1999 non c’è un concerto in cui Vasco Rossi non dedichi una parola all’amico. Durante i suoi live, Vasco saluta sempre il suo storico chiatarrista quando intona “Canzone” con cui introduce il gran finale formato sempre da Vita Spericolata e Albachiara.



MASSIMO RIVA: IL RICORDO DI VASCO ROSSI A 20 ANNI DALLA MORTE

In occasione del ventesimo anniversario della morte di Massimo Riva, Vasco Rossi lo ha omaggiato con un video pubblicato sui suoi canali social e in cui i due cantano uno dei brani più amati della discografia del Komandante ovvero “Canzone”. “Nessuno muore mai completamente, qualcosa di lui rimane sempre vivo dentro di noi. Viva Massimo Riva”, scrive Vasco. Ai microfoni di Vanity Fair, poi, il rocker emiliano ha ricordato così il suo amico: “Una parte di lui è sempre viva dentro di me. Era come il mio fratello minore, per un certo periodo aveva vissuto a casa con me. Sul palco era fantastico: non sapeva ancora suonare bene ma faceva spettacolo. Noi tenevamo l’amplificatore spento, lui non lo sapeva. Massimo Riva era il mio Keith Richards e io ero Mick Jagger. Volevamo fare i Rolling Stones, volevamo fare spettacolo. Quando è morto l’ho vissuta come una sorta di tradimento. Ma è vissuto ed è morto come voleva».



MASSIMO RIVA: LA SORELLA CLAUDIA RACCONTA LA SUA STORIA

Massimo Riva rivive nel libro “Massimo Riva Vive!” (Baldini e Castoldi) scritto da Claudia Riva, (con il giornalista Massimo Poggini). Come ha spiegato ai microfoni de Il Messaggero, la sorella dello storico chitarrista di Vasco ha trovato il coraggio di scrivere un libro sulla sua storia solo qualche anno fa. “In una una giornata a Zocca, ho buttato giù una ventina di pagine, ma andavo avanti a singhiozzi. Troppo difficile affrontare il passato con lui e il presente senza lui. Poi però ho cominciato a fare interviste ad amici e colleghi, spuntavano aneddoti, cose che non sapevo, e sono riuscita ad andare avanti”, ha raccontato Claudia che ha scelto di raccontare non il musicista che tutti conoscono, ma la persona.