Sono passati quasi due anni dalla scomparsa di Massimo Torregrossa, 51enne di Catanzaro che aveva preso la coraggiosa ed ardua decisione di lasciare l’abito talare dopo essersi innamorato di una donna. Per il padre non si tratterebbe di un allontanamento volontario. Il caso è stato trattato ieri, nell’ultima puntata di Chi l’ha visto. “Io voglio Massimo, devono trovare Massimo! Non è possibile che Massimo sia scomparso”, ha tuonato il padre ai microfoni del programma di Rai3. “Gli inquirenti devono sapere che non è allontanamento volontario, è assurdo solo pensarlo questo, Massimo è sparito, non c’è da nessuna parte”, ha proseguito il padre. Ex prete, Massimo aveva deciso di mettere tutto in discussione dopo essersi innamorato. Ai microfoni di Chi l’ha visto, l’amica Paola ricorda il periodo in cui Massimo si confidò con lei dandogli poi un consiglio: “E’ meglio essere un buon padre che un cattivo prete”.
Il rapporto sembrava molto bello, secondo l’amica. A parlare anche la sorella Loredana: “Mio fratello lasciando il sacerdozio che amava tanto ha puntato tutto sull’amore che provava per la moglie”. Dopo 8 anni di fidanzamento e dieci di matrimonio, a fine luglio del 2019, poche settimane prima della scomparsa, lascia Catanzaro per trascorrere tre giorni a casa dei genitori ad Aversa, ma qui è da solo, senza la moglie rimasta a Catanzaro. All’amica raccontò che la moglie doveva lavorare.
MASSIMO TORREGROSSA, EX PRETE SCOMPARSO: I DUBBI DEL PADRE
All’amica Paola, Massimo Torregrossa apparve cambiato e molto dimagrito. Le disse che stava facendo la dieta ma il suo sguardo molto triste lo colpì. Solo dopo la sua scomparsa la famiglia scopre che la moglie gli aveva chiesto la separazione: “Noi non sapevamo niente, nè della crisi matrimoniale nè della separazione chiesta dalla moglie”, spiega la sorella. Il 13 agosto del 2019 Massimo scomparsa ma la famiglia lo viene a sapere solo 8 giorni dopo. L’amica avrebbe immediatamente chiamato la moglie che però le avrebbe risposto in malo modo dicendole che la denuncia non voleva farla. “La famiglia lo ha saputo tramite un collega di ufficio”, ha aggiunto l’amica. Un fatto inammissibile secondo il padre. “Perché nessuno ci ha avvertito?”, si domanda l’anziano. Nessuno avvisa la famiglia e nessuno ne denuncia la scomparsa se non otto giorni dopo da parte della moglie solo su insistenza dell’amica Paola. Ma la denuncia è per allontanamento volontario: “Cosa falsa secondo me”, dice l’amica, “Massimo non si è allontanato, è scomparso”. Dopo la denuncia la moglie troverà l’auto di Massimo nei pressi della loro casa ed anche in quel caso non lo disse ai familiari. Nell’auto è stato ritrovato lo zainetto dal quale l’ex prete non si separava mai ed i suoi occhiali da vista. Nessun problema sul lavoro. La famiglia vuole che le ricerche possano riprendere per questo attraverso l’associazione Penelope il padre ha presentato una nuova denuncia in cui riferisce di due telefonate, una con il suocero ed una con la moglie di Massimo: “A domanda precisa al padre e alla moglie tante contraddizioni”, ha spiegato, rispetto al luogo in cui la donna avrebbe dormito dopo la sparizione del marito. Nella denuncia l’uomo chiede maggiori accertamenti sui rapporti familiari.