Com’è morto Massimo Troisi? La febbre reumatica che affliggeva l’attore partenopeo e i problemi al cuore

Forse non tutti sanno che il celebre attore napoletano Massimo Troisi soffriva di febbre reumatica, fin dalla tenera età. Una malattia che gli provocò una grave degenerazione della valvola mitrale. Da bambino andò anche a Houston, in America, per sottoporsi ad un’importante operazione al cuore, a cui seguirà una lunga degenza. Per la sua malattia, tuttavia, non si riuscì mai a trovare una soluzione adatta.



Durante la stesura del suo film per eccellenza, Il Postino, la salute di Massimo Troisi peggiorò rapidamente e si rivelò inutile una nuova operazione sempre in America. I medici gli consigliano il trapianto ma lui decise di tornare in Italia per girare il film e di realizzarlo “col suo cuore”. Le sue condizioni di salute non migliorarono, al punto che dovette fare ricorso ad alcune controfigure per le scene più difficoltose.



L’ultimo a respiro a dodici ore dall’ultimo ciak: correva l’anno 1994, ecco com’è morto Massimo Troisi

Nonostante la malattia, Massimo Troisi riuscì nel suo intento e completò il film. Ma, quindi, com’è morto Massimo Troisi? Il mitico attore napoletano si spense nel sonno ad appena dodici ore di distanza dall’ultimo ciak de Il Postino. I funerali di Massimo Troisi si svolsero nella sua città natale, San Giorgio a Cremano. Non mancarono per l’ultimo saluto gli amici fraterni Lello Arena, Enzo De Caro e Pino Daniele.

“Con lui ho capito tutta la bellezza di Napoli, la gente, il suo destino, e non m’ha mai parlato della pizza, e non m’ha mai suonato il mandolino”, disse invece il collega Roberto Benigni tempo dopo. Massimo Troisi ha infatti saputo esplorare le tradizioni napoletane rifacendosi allo stile di Eduardo De Filippo e Totò, reinterpretandolo con contenuti e capacità recitative del tutto originali.