«Sensibile, ironico e insieme malinconico, innamoratissimo delle donne. Era la persona più fragile e più creativa con cui abbia mai lavorato», così Francesca Neri ricorda Massimo Troisi, il Maradona della risata che ci lasciò 25 anni fa. Intervistata da Il Messaggero, l’attrice ha spiegato: «Perché la sua arte è immortale? Massimo ha trasferito nel cinema la sua visione tragicomica della vita. Riusciva a far ridere anche delle situazioni disperate grazie a quel doppio registro che oggi i comici non possiedono più». Poi sulla sua carriera: «Adorava le commedie come Non ci resta che piangere, girato in coppia con Roberto Benigni, ma moriva dalla voglia di interpretare film “seri”, magari sfondare a Hollywood. Per questo considerava le esperienze con Ettore Scola (Splendor, Che ora è?, Il viaggio di Capitan Fracassa) il punto più alto del suo lavoro di attore». Francesca Neri poi ricorda l’ultima volta che lo vide: «Negli ultimi giorni della sua vita, a Ostia, in casa della sorella Annamaria dove sarebbe morto. Per questo motivo non sono mai riuscita a vedere Il Postino. Mi fa troppo male». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



Le parole di Maria Grazia Cucinotta

25 anni senza l’indimenticabile Massimo Troisi, che verrà ricordato questa sera a Techetechetè: il 4 giugno del 1994 ci lasciava l’artista che ci faceva ridere ed emozionare. Maria Grazia Cucinotta, che ha condiviso con il partenopeo il set de Il Postino, lo ha ricordato a Rai News 24: «Non è mai andato via: sono 25 anni dal film, non c’è un giorno che qualcuno non mi parli de Il Postino e mi chieda di Massimo. Il film è ancora vivo nella mente e nel cuore di tutti, lui c’è e continua ad emozionarci raccontando le sue storie». Prosegue l’attrice: «Piaceva a tutti: era talmente gentile e unico che non aveva rivali. Entrava direttamente nel tuo cuore, era così anche sul set: non creava distanza tra le persone, erano tutti uguali e questa è stata anche una grande lezione di vita che mi ha dato, ero al mio primo film ed al mio primo set importante». Maria Grazia Cucinotta ha poi ricordato il primo incontro con Troisi: «E’ stato per la lettura del copione una volta scelta: ha capito che non avevo grande preparazione e mi ha aiutata a prepararmi per il ruolo. E’ stato molto gentile, mi ha messo a mio agio». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



Massimo Troisi, il ricordo di Techetechetè

Massimo Troisi, comico napoletano mai dimenticato dal pubblico, sarà il protagonista della puntata odierna di Techetechetè per il venticinquennale della sua morte. Era il 4 giugno 1994 quando Troisi, dopo aver portato a termine faticosamente le riprese de Il Postino, moriva all’età di 41 anni. Attore, regista, poeta e mattatore indimenticabile, è considerato oggi uno dei migliori esponenti della comicità tutta all’italiana. Con le sue divertenti maschere, le sue pause, le battute segnate da quell’indimenticabile elegante ironia, riuscì a tracciare un ritratto tutto nuovo del comico partenopeo, entrando nei cuori dei telespettatori per non uscirne mai più. I preziosissimi filmati delle teche Rai ripercorreranno quindi il suo genio alla luce degli spettacoli più importanti, a cominciare dagli esordi del 1977 con il trio de La Smorfia, che lo ha visto calcare le scene con gli Lello Arena ed Enzo Decaro.



Massimo Troisi, a Techetechetè l’amicizia con Pino Daniele

Programmi, sketch e interviste per il ricordo commosso, a Techetechetè, di Massimo Troisi. L’omaggio celebre attore, protagonista indiscusso della commedia dell’arte, passerà anche per il programma dal titolo Non stop, dove Troisi, precursore assoluto, diede ampia testimonianza del suo talento grazie soprattutto alla sua mimica facciale. Ma i preziosissimi filmati delle Teche Rai porranno l’accento anche sulla sua amicizia con l’indimenticabile Pino Daniele, cantautore scomparso nel 2015 con il quale l’attore ha composto a quattro mani alcuni fra i brani più amati della musica italiana: “Quando”, “O ssaje comm’ fa ò core”. “Mi ha chiamato Pino – ha raccontato Massimo Troisi in un’intervista ripresa da Il Post – e m’ha ritt’: “Sient’ Massimo, agg’ fatt’ ‘na canzone: pe’ piacere, me vuo’ fa’ nu’ film?”. I brani sono diventate successivamente le colonne sonore di alcune pellicole portate al successo da Massimo Troisi, pellicole indimenticabili come gli show che l’hanno reso famoso.

Premi e riconoscimenti alla carriera di Massimo Troisi

Amato dal pubblico, consacrato dalla critica, Massimo Troisi negli anni ha collezionato numerosi riconoscimenti per la sua attività da attore e regista. Nel 1981 ottiene due David di Donatello per il film pluripremiato “Ricomincio da tre” rispettivamente per il Miglior Film e come Miglior attore protagonista, oltre a una candidatura per la migliore sceneggiatura. Nel 1990 è candidato invece come Miglior attore per “Che ora è”, mentre nel 1995 ottiene una candidatura come Miglior attore protagonista per “Il Postino”. Nel 1981 ottiene inoltre tre Nastri d’Argento per “Ricomincio da te”, rispettivamente come Miglior regista esordiente, Miglior attore esordiente e Miglior soggetto, più una candidatura come miglior attore protagonista; nel 1995, invece, ottiene un Nastro d’Argento speciale per “Il Postino”. La consacrazione arriva però nel 1996, quando, per lo stesso film, è candidato ai Premi Oscar come Miglior attore protagonista e per la Migliore sceneggiatura non originale.