Massimo Venturiello non è solo il marito di Tosca, ma anche suo stretto collaboratore anche per quanto riguarda la carriera. Il suo esordio a teatro avviene con Gabriele Lavia, grazie al Titop Andronico, e poi si dedica al cinema con Ettore Scola per il film La famiglia, Giuseppe Bertolucci per la sua Strana la vita e Carlo Vanzina per I miei primi 40 anni, ma vanta anche lavori con altri grandi registi italiani. Non è nuovo nemmeno per i telespettatori: in passato ha recitato in Distretto di Polizia 6 indossando i panni di Cesare Carrano e quelli di Angelo Mangano nella fiction Il capo dei capi. Oggi, sabato 22 febbraio 2020, Tosca sarà ospite di Una storia da cantare su Rai 1 e non è escluso che Venturiello assisterà da casa al suo arrivo sul palco. Meno probabile che i due possano apparire l’uno al fianco dell’altra, anche se non sarebbe la prima volta. La donna parlerà anche ovviamente della sua avventura a Sanremo 2020. I due infatti hanno duettato insieme nell’edizione 2007 del Festival di Sanremo, quando la cantante ha presentato il brano Il terzo fuochista scritto proprio dal marito. Per quanto riguarda il teatro, la coppia ha portato in scena diverse rivisitazioni teatrali, come La strada di Federico Fellini, Il grande dittatore di Charlie Chaplin e L’opera da tre soldi di Bertold Brecht.



Massimo Venturiello, marito Tosca, un sottile filo rosso

Esiste un sottile filo rosso che collega Massimo Venturiello alla moglie Tosca ed è fatto di spettacolo. Lui, attore di lunga data, è entrato nella vita della cantante due anni prima di firmare per Tosca il brano sanremese Il Terzo Fuochista. La coppia darà vita poco dopo anche allo spettacolo Romana dedicato alla cantante Gabriella Ferri, una mentore per Tosca. “La mia musa, quella per cui io faccio questo mestiere”, ha sottolineato. Negli anni successivi i due artisti sono stati spesso in tournée in giro per l’Italia e il merito è dovuto all’amore di entrambi per il teatro e il cinema. Si convinceranno presto che il teatro-canzone ha un valore enorme per il pubblico italiano, anche se all’inizio sembrava quasi un azzardo. “I dubbi vengono se dai retta alle regole di un marketing obsoleto, facile dire faccio Amleto, Otello, Pirandello, poi parlare di crisi del teatro. Il problema è che al pubblico non si propone niente di nuovo”, ha detto la cantante tempo fa a La Repubblica parlando di Gastone di Ettore Petrolini. Il successo invece per i due artisti c’è stato e non si è fatto attendere.

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