Un massone sorpreso col telefonino in mano come se stesse registrando o facendo ascoltare ad un interlocutore quanto si diceva all’interno di una sala. Una scena da spy story, che però si è verificata davvero. Ne ha parlato lo stesso presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, confermando quanto accaduto. La vicenda si è verificata a Trapani, dove sono in corso le audizioni della stessa commissione.
I lavori sono stati interrotti per circa un’ora perché dietro la porta della sala in cui era in corso l’audizione di rappresentanti di associazioni massoniche è stata sorpresa una persona, che si è rivelata poi essere un massone, nell’atto di riprendere quanto stava accadendo. «È grave», ha commentato Nicola Morra ai microfoni dell’AdnKronos. Ha precisato che tra i suoi compiti c’è quello di indicare i soggetti da ascoltare, «ma poi il controllo degli spazi esterni e limitrofi a quelli della sala in cui si svolgono le attività della Commissione non deve farlo la Commissione».
NICOLA MORRA “AVEVA DISPLAY ACCESO E…”
Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra ha, quindi, ripercorso quanto accaduto. In primis, aprendo la porta, ha notato un po’ di resistenza, «perché c’era come una persona appoggiata dietro la stessa». Quindi, ha usato un po’ di forza per aprire la porta. «Mi sono trovato davanti due persone, una più distante e l’altra più prossima che aveva il cellulare sul palmo della mano con il display acceso». Ma Morra ha fatto notare che ciò era inusuale: «Quando telefoni normalmente lo tieni accanto all’orecchio». Non si è sbilanciato comunque con ipotesi a riguardo. «Non so cosa stesse facendo, li ho invitati ad andare via», ha concluso il presidente della Commissione antimafia all’AdnKronos. Ma la vicenda non si è chiusa così, perché sul fatto sono in corso accertamenti della Digos.