Dire che la massoneria “è ricca” è operazione ai limiti della lapalissianeità: eppure, mai come dopo l’ultima Gran Loggia 2020 appena conclusasi a Rimini – dove si è riunito il Grande Oriente d’Italia – si può asserire con cognizione di causa: nella vasta inchiesta del Sole 24 ore si scopre infatti che l’obbedienza massonica di Palazzo Giustiniani ha portato nel 2019 un bilancio di entrate importante (5,5 milioni di euro) e un tesoretto consistente, anche se “liquido” da più di 2 milioni di euro. Il bilancio scoperto dai colleghi del Sole24 vede la maggiore entità massonica d’Italia – il Grande Oriente, 860 logge sparse in tutto il Paese – con una ricchezza di base importante da 2,2 milioni di euro come “tesoretto”: doveva rimanere del tutto segreto ma “Fiume di denaro” del Sole 24 ore ha letto ed è in grado, per la prima volta, di rivelare pubblicamente. Al netto dei bilanci rimasti fino ad oggi praticamente impenetrabili, pare che il Goi ad oggi conti entrate per oltre 5,5 milioni di euro e uscite per 4,7 milioni, a cui si aggiungono 800mila euro di accantonamento per l’acquisto di una casa massonica.
I BILANCI DELLA MASSONERIA
Ai conti “a posto” si aggiungono anche i dati sulla liquidità che – se fossero confermati dall’inchiesta del Sole – direbbero una crescita netta del 38,2% e addirittura del 200% dal 2015, quando si fermava a 694mila euro. Come riporta l’inchiesta “Fiume di denaro” lo stipendio lordo del Gran Maestro del Goi – Stefano Bisi – «nel 2019 è stato di 129.114,72 euro, in linea con quello dell’anno precedente». Sono numeri segreti, o almeno lo erano fino alla rivelazione del Sole 24 ore, con addirittura diffusi anche gli stralci della relazione del Gran Tesoriere Giuseppe Trumbatore: «Carissimi Fratelli, nel solco tracciato dalla precedente Giunta, l’attuale ha marcato l’attenzione su una gestione etica delle risorse. Le disponibilità che appartengono a tutti noi sono state gestite con attenzione, oculatezza e responsabilità e i numeri lo mostrano». Il documento è stato inviato il 13 febbraio scorso a tutti i membri del Grande Oriente con l’annuncio dell’imponente crescita dei fondi generali fino a 2.271.514,72 (incremento di 628.874,79 euro al lordo delle passività). Interessanti anche i dati sulle “iniziazioni” e le carriere interne alla massoneria: «La riga indica l’importo di 874.696 euro, in leggerissimo calo rispetto al 2018. […] Altri 223.080 euro provengono dagli abbonamenti alle pubblicazioni del Goi pagate dalle logge. Il totale delle entrate – tra proventi ordinari e straordinari – è di 5.508.798,45 euro, in calo dell’8,8%». Curioso infine il dato che emerge sul patrimonio generale dell’organizzazione Goi: si segnalano infatti il testamento massonico di Giovanni Pascoli (a bilancio col valore di 3.070 euro), gli “autografi” di Mazzini e Saffi, un editto addirittura di Giuseppe Garibaldi (650 euro), raccolta di francobolli massonici con uno scritto dell’Eroe dei due mondi (30mila euro di valore patrimoniale) e infine anche una «lettera autografa del Gran Maestro e poeta Severino Ferrari a Giosuè Carducci». Una domanda in conclusione sorge spontanea: ma anche la massoneria, nel 2020, avrà patito la crisi del Covid-19?