Il mondo politico è teatro di uno scontro accesissimo su green pass e obbligo vaccinale, ma cosa ne pensa la massoneria? Grande Oriente e Gran Loggia, ai microfoni di Adnkronos, si sono schierati al fianco dei farmaci anti-Covid e del certificato verde obbligatorio…

Il gran maestro Stefano Bisi del Grande Oriente d’Italia ha spiegato all’agenzia di stampa che in loggia si entra solo con il green pass e ciò sarà previsto anche per l’evento in programma l’1-2 ottobe al PalaCongressi di Rimini in occasione del raduno annuale: «Da noi si entra solo se si è vaccinati, o con il tampone nelle 48 ore precedenti o se si è guariti dal Covid. E per entrare si dovranno superare tre passaggi per tre controlli: fuori dalla sede per mostrare il green pass con il documento di identità personale, all’ingresso per la misurazione della temperatura corporea, al varco con la lettura ottica del QrCode specifico per l’evento. E l’intero staff addetto all’organizzazione e all’accoglienza degli accreditati è vaccinato con doppia dose».



MASSONERIA A FAVORE DI VACCINI E GREEN PASS

Massoneria compatta su vaccini e green pass, dunque, come evidenziato anche da Luciano Romoli, gran maestro venerabile della Gran Loggia d’Italia. Intervenuto a Adnkronos, ha sottolineato che il vaccino è l’unica arma per contenere il Covid e la diffusione delle varianti del virus: «La Gran Loggia si muove nel perimetro della norma, che tutti noi presumiamo nasca da considerazioni di carattere medico e scientifico. Tutte le nostre riunioni e cerimonie vengono fatte con obbligo di green pass o di tampone e nel pieno e convinto rispetto di ogni prescrizione».



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