Servizi segreti, cardinali e addirittura massoni che “reclutano” responsabili per salvare il Governo Conte-2: il caso lanciato ieri da La Stampa è montato e rischia di avere non poche ripercussioni nella crisi di Governo entrata nel vivo oggi e domani con il voto di fiducia al Premier Conte in Parlamento. Parte tutto da un editoriale di ieri del direttore Massimo Giannini che svela un retroscena poi approfondito anche dall’editorialista sempre de La Stampa Marcello Sorgi: Gianni accusa Conte di cercare un gruppo di “costruttori” alla luce del sole con metodi tutt’altro che trasparenti, «Le cronache narrano di senatori contattati da noti legali vicini al premier, da presidenti di ordini forensi a nome dello Studio Alpa, da generali della Guardia di Finanza, da amici del capo dei servizi segreti Vecchione, da arcivescovi e monsignori vicini al cardinal Bassetti e alti prelati vicini alla Comunità di Sant’Egidio».
Un carico pesantissimo, cui si aggiunge l’alone di “massoneria” sollevato da Sorgi sullo stesso quotidiano: «Andare con Conte vuol dire o no arruolarsi in un nuovo schieramento centrista che potrebbe condizionare le sorti del centrosinistra alle prossime elezioni, e in forza di quello negoziare un’adeguata rappresentanza parlamentare? Conte non è stato in grado di chiarirlo. Né di condurre in modo credibile il reclutamento dei “responsabili”, delegato a figure improprie come cardinali, generali della Finanza vicini ai servizi segreti, avvocati in odore di massoneria».
LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI E IL SILENZIO DEL COLLE
Il caso per l’appunto “monta” e ieri arriva la replica furente di Palazzo Chigi che smentisce in ogni modo la ricostruzione sul “reclutamento” dei responsabili per Conte: «completamente destituite di ogni fondamento le gravissime insinuazioni in cui, facendo genericamente riferimento a quanto narrato dalle ‘cronache’ di questi giorni, si evoca un presunto ‘network’ che farebbe capo al Presidente del Consiglio al fine di ampliare la maggioranza e reclutare nuovi senatori».
Per la nota del portavoce Rocco Casalino, è assai grave il riferimento ai presunti coinvolti “vertici 007”, con il Premier Conte che invece «smentisce qualsiasi loro coinvolgimento e contatto, anche solo indiretto, con membri del Parlamento e per attività che risulterebbero in palese contrasto con la legge e con le finalità istituzionali proprie del comparto». Centrodestra e renziani saltano sulla sedia, con il tema dei servizi segreti che tra l’altro già era stato oggetto delle mire di Italia Viva nel nascere della crisi di Governo (si contestava a Conte di tenere per sé la delega sui servizi segreti, ndr): Anzaldi (Iv) chiede che se ne occupi subito il Copasir dell’articolo de La Stampa, al netto della smentita ufficiale di Palazzo Chigi, mentre anche oggi sui quotidiani il caso viene di nuovo affrontato con il duro attacco de La Verità. «Massoni, 007 e cardinali. Continua ad aleggiare sulle trame di un governo che dovrebbe occuparsi della salute degli italiani e invece si occupa, principalmente, della conservazione del proprio potere», scrive il direttore Maurizio Belpietro. Sempre su La Verità, Mario Giordano aggiunge «il Colle tace? Mi chiedo come possa lei, supremo garante e rappresentante della nazione, tollerare che l’Italia, nel momento più difficile della sua storia, sia guidata da un governo che nasce in questo modo vergognoso».