Alcuni lo apprezzano per la sua difficoltà (tendenzialmente gli adulti e i professori) altri lo contestano per lo stesso motivo (specie gli studenti) e alla fine il doppio problema di Matematica e Fisica in Seconda Prova di Maturità 2019 non riesce a mettere d’accordo tutti il giorno dopo l’esame scritto. Dopo la prova Skuola.net ha chiesto a 500 maturandi del Liceo Scientifico come è andato lo scritto di indirizzo e come hanno vissuto questa prova multidisciplinare: ebbene, per molti è stata una “battaglia” durissima, il 45% ha spiegato che il compito era veramente difficile. È un altro il dato che però impressiona e deriva anch’esso dalla complessità del compito: 2 studenti su 5 degli intervistati ha ammesso di aver copiato durante le 6 ore di Seconda Prova. Sempre i dati di Skuola.net danno interessanti chiavi di lettura: 1 su 5 non aveva svolto quegli argomenti durante l’anno e circa 1 su 2 aveva approfondito solo parte degli spunti contenuti nel compito, tra quesiti e problema di Matematica e Fisica. Una Seconda Prova “doppia” con le materie entrambe presenti non sembra aver convinto granché i maturandi: il 40% ha avuto diversi problemi nel gestire Matematica e Fisica assieme e ha fatto ricorso ai cari vecchi “bigliettini” portati da casa, in alcuni casi anche rischiando con la presenza dello smartphone.
Qui gli speciali Maturità 2019: temi svolti Prima Prova. Seconda Prova: versione greco-latino – Linguistico – ScienzeUmane – Istituti Tecnici – IstitutiProfessionali
DAL CERN: “TEST MATEMATICA-FISICA PROMOSSO”
Secondaprova al Liceo Scientifico per la Maturità 2019, problemi di matematica e fisica non facili per gli studenti. In molti hanno lamentato la difficoltà della prova, nonchè dagli stessi professori, e ai microfoni di Repubblica ha detto la sua Guido Tonelli, fisico del Cern, docente all’università di Pisa e portavoce dell’esperimento che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs: «Per risolverli bisogna conoscere la forza di Lorenz, la corrente di spostamento…insomma bisogna conoscere le leggi di Maxwell. Oggi senza l’elettromagnetismo il mondo intero avrebbe una forma diversa: è necessario che questi elementi di culutra scientifica generale siano fatti propri dalle nuove generazioni». Prova promossa, dunque: «Avere alla Maturità prove di questo genere consentirà un aumento delle competenze scientifiche del nostro sistema educativo e permetterà ai ragazzi che la supereranno di presentarsi alle sfide del futuro, in università, con maggiori chance di successo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“PROBLEMI SCIENTIFICO TOSTI”
Alla pagina di Studenti.it sono state caricate tutte le soluzioni e gli svolgimenti dei problemi con quesiti della Seconda Prova di Matematica-Fisica, la prima “mista” della storia della Maturità 2019: a vista d’occhio, come abbiamo potuto osservare per tutta la mattinata e per le soluzioni uscite, si tratta in generale di una prova non eccessivamente complessa eccezion fatta per il fronte della Fisica considerato dagli stessi maturandi come parecchio complicato. Intervistato da Wired, il professore di analisi matematica all’Università del Salento, Antonio Leaci, ha valutato la struttura integrale della Seconda Prova del Liceo Scientifico: «a mio avviso i due problemi proposti sono più difficili di quelli presenti nelle simulazioni. Sia il primo sia soprattutto il secondo richiedono conoscenza e padronanza di molti concetti di fisica e matematica che non sempre si ha la possibilità di trattare. Anche se i temi presentati sono in linea di principio aderenti ai programmi scolastici ministeriali, le tracce proposte richiedono a mio avviso una notevole padronanza di vari argomenti». Secondo il professore, e non è l’unico, alcuni argomenti di fisica «sono a livello universitario. Per questo mi auguro che le griglie di valutazione consentano di assegnare un discreto punteggio anche a soluzioni parziali» conclude Leaci a Wired.
IL CAMPO MAGNETICO
Tra i quesiti della seconda prova Maturità 2019 del liceo scientifico ce n’è uno riguardante la circuitazione del campo magnetico. Allora è bene ricordare le quattro leggi fondamentali dell’elettromagnetismo, che sintetizzano le proprietà del campo elettrico e di quello magnetico. La prima è il Teorema di Gauss: il flusso del campo elettrico uscente da una superficie chiusa è uguale al rapporto tra la somma delle cariche contenute all’interno della superficie e la costante dielettrica ε0: Ф (E) = q/ ε0. La seconda è il Teorema di Gauss per il magnetismo: il flusso dell’induzione magnetica uscente da una superficie chiusa è sempre nullo: Ф (B) = 0. La terza legge corrisponde a quella di Ampère-Maxwell: la circuitazione dell’induzione magnetica lungo un percorso chiuso è uguale al prodotto della permeabilità μ0 per la somma della corrente effettiva e di quella di spostamento. La quarta è quella dell’induzione elettromagnetica di Faraday-Neumann: la circuitazione del campo elettrico lungo una linea chiusa è uguale al rapporto, cambiato di segno, tra la variazione del flusso dell’induzione magnetica concatenato con il percorso considerato e l’intervallo di tempo in cui è avvenuta la variazione. Chi ha parlato di campo magnetico e circuitazione è Maxwell, ma le sue equazioni sono ritenute complesse dagli studenti del liceo scientifico. (agg. di Silvana Palazzo)
IL CONDENSATORE E LE ALTRE SOLUZIONI
Iniziano ad arrivare le prime soluzioni svolte dal tema di esperti di ScuolaZoo in merito alla Seconda Prova di Maturità al Liceo Scientifico: dal condensatore allo studio di funzione, passando per i quesiti da scegliere per completare la prova d’esame nelle 6 ore di tempo date agli studenti maturandi scientifici. Negli 8 quesiti sono presenti una funzione, della geometria solida, il campo magnetico e il calcolo delle probabilità: presenti poi anche il moto di una particella, il rapporto fra massa e velocità e un problema di relatività in senso stretto. Nelle prime foto inviate dal team di ScuolaZoo si possono già intravedere i risultati e le soluzioni proposte dal canale tematico sulla Maturità dei quesiti 2 e 4 di Matematica e Fisica. Nel merito invece del problema riguardo il funzionamento del condensatore, occorre per tutti i maturandi che possano riconoscere il componente circuitale reattivo e che si caratterizzano «per il fatto che in un sistema a corrente continua a regime mantiene una tensione – o differenza di potenziale – costante, mentre non fa passare la corrente» come riporta il sito di Studenti.it. (agg. di Niccolò Magnani)
CONDENSATORE E FUNZIONI ALLO SCIENTIFICO
È cominciata anche per gli studenti del liceo scientifico la seconda prova Maturità 2019. In questo caso la struttura della prova scritta prevede Matematica e Fisica, quindi la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto. La prima indiscrezione riguarda il quesito di Fisica, che riguarda la Circuitazione del campo magnetico. Uno dei due problemi di matematica è invece un classico studio di funzione in matematica, mentre per quanto riguarda la Fisica ce n’è uno che riguarda il caso pratico del funzionamento di un condensatore. Tra gli altri quesiti ci sono studi di funzione, geometria solida, calcolo di probabilità e campo magnetico, è tornato il moto di una particella, ma c’è anche un quesito sul rapporto tra massa e velocità. (agg. di Silvana Palazzo)
LE CARICHE ELETTRICHE PER MATEMATICA-FISICA?
Quali saranno le tracce per la seconda prova del liceo scientifico? Lo scopriremo fra meno di un’ora e mezza visto che a partire dalle ore 8:30, gli studenti saranno chiamati al secondo scritto degli esami di maturità 2019 iniziati nella giornata di ieri. Rotto il ghiaccio con la prima prova, quest’oggi i maturandi sono chiamati ad affrontare il grande “spauracchio” della seconda, che molti studenti temono ancor di più dell’orale finale. Si fanno molte ipotesi sulle possibile tracce scelte per il liceo scientifico, che ricordiamo, avrà come materie di indirizzo matematica e fisica. Quasi sicuramente (ma nulla è da escludere), non usciranno le tracce scelte dal ministero della pubblica istruzione per le due simulazioni effettuate a febbraio e ad aprile; nel primo caso il Miur aveva scelto un problema sule cariche elettriche basato sullo studio delle funzioni, con l’aggiunta di altri 8 quesiti (ma bisogna risponderne a “soli” 4 per passare) su vari argomenti fra cui calcolo delle probabilità, il moto rettilineo e il campo magnetico. Nella simulazione del 2 aprile era comparso ancora il campo magnetico ma anche le cariche elettriche e il campo elettrostatico. Possibile che il ministero si ripeta anche per la prova di quest’oggi? Manca davvero poco, poi finalmente lo scopriremo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MATEMATICA-FISICA, SECONDA PROVA MATURITÀ 2019
Se la Prima Prova aveva spaventato e tenuto in ansia i maturandi di tutta Italia, la Seconda Prova della Maturità 2019 non è da meno specie per gli studenti del liceo Scientifico che da quest’anno vedono la “rivoluzione” della traccia mista con problema di matematica e fisica assieme. I quesiti non saranno più 10 come negli scorsi anni bensì 8 di cui 4 saranno quelli da scegliere per poter sostenere l’esame di Stato Miur dopo aver svolto uno dei due problemi proposti (5 dei quesiti saranno di matematica mentre 3 saranno di fisica). I temi delle domande dopo il problema da svolgere riguarderanno funzioni, superficie sferica di equazione, calcolo delle probabilità, moto rettilineo e campo magnetico: ogni maturando avrà a disposizione un massimo di 6 ore per venire a capo della problema e dei quesiti, ma anche i più veloci non potranno abbandonare l’aula prima che siano almeno trascorse almeno tre ore dal via della seconda prova d’indirizzo. Proprio per le novità apportate in questa “nuova” Maturità, il Ministero nelle simulazioni – e molto probabilmente anche nell’Esame di Stato in partenza tra qualche ora – si è dimostrato parecchio abbordabile come richieste: come nota il Corriere della Sera, a gennaio il Miur ha anche pubblicato dei quadri di riferimento in cui sono indicati tutti e solo gli argomenti che potranno comparire all’esame. Ebbene, non vi saranno di sicuro i volti dei solidi di rotazione che invece erano presenti nelle maturità passate: il tempo resta sempre di 6 ore ma occorrerà dare sempre una giusta rilettura specie ai quesiti per non incorrere in errori di troppo sul lato fisico, più “semplice” della matematica e proprio per questo spesso fruitore di errori marchiani e sviste evitabili.
MATEMATICA-FISICA: IL TOTOTRACCIA DELLA MATURITÀ 2019
Difficile come sempre fare previsioni nel merito della Seconda Prova allo Scientifico, anche perché gli argomenti sono molto settoriali e spesso la stessa opinione pubblica assieme ai focus dei siti specializzati si concentrano sui temi e gli autori del Classico, lasciando più “sguarnite” le informazioni e statistiche in merito al più complesso da prevedere esame di matematica. Per di più da quest’anno con l’introduzione della “Seconda Prova mista” la presenza di fisica rende ancora più imperscrutabile e imprevedibile l’accoppiata matematica-quesiti fisici presenti nella traccia consegnata a minuti ai ragazzi del Liceo Scientifico: si può però dire con certezza che i due problemi, come confermato dal Miur con le simulazioni degli scorsi mesi, saranno strutturati il primo con una funzione matematica astratta poi contestualizzata con un argomento di fisica (per esempio una carica elettrica o un campo magnetico); nell’altro invece si parte da una situazione fisica per poi chiedere allo studente di ricavare una funzione. Nello specifico, lo scorso 2 aprile il Ministero propose agli studenti dello Scientifico queste tematiche-richieste: nel Problema 1 si parte con due questioni di Fisica, correnti costanti su due fili paralleli: intensità del campo magnetico e moto da trovare attraverso la Matematica. Seguono poi un grafico di una funzione e il calcolo di un integrale: nel Problema 2 invece prima ci trovano due domande di Matematica e poi di Fisica (calcolare un campo magnetico e una resistenza elettrica). Negli 8 quesiti forniti, 5 sono in ambito matematico e 3 in tema fisico.
CONSIGLI PER TRACCIA SECONDA PROVA SCIENTIFICO
Un ripasso “dell’ultima ora” prima della Seconda Prova – ma anche di qualsiasi esame, non solo la Maturità – si sa, non è quasi mai cosa buona e giusta: troppa tensione, formule che si incrociano nella propria testa e la netta sensazione di non riuscite a ricordarsi niente. In realtà non è vero niente, nel momento della prova quando poi la traccia sarà sui vari banchi, anche quel poco studiato si riesce a metterlo in pratica e un foglio in bianco capita forse una volta ogni un milione di studenti, quindi si può stare abbastanza tranquilli su questo. Se proprio però è necessario per i maturandi fare uno sforzo di ripasso, allora ecco qualche ultimo consiglio “pratico”: funzioni, limiti e formule legate agli studi di funzione sui quali ci si è esercitati nel corso delle tante simulazioni della Seconda Prova di Matematica e Fisica di quest’anno. Utili potrebbero essere anche i capitoli sulla Geometria euclidea e quella analitica, oppure la Goniometria e la Trigonometria, per arrivare fino alle Equazioni, le distruzioni e gli Integrali definiti e indefiniti: per quanto riguarda i quesiti di Fisica, possibili temi potrebbero essere funzioni con superficie sferica di equazione, calcolo delle probabilità, moto rettilineo e campo magnetico.
LE TRACCE NEGLI ANNI PASSATI
Lo scorso anno la Seconda Prova del Liceo Scientifico fu considerata dai maturandi stessi come “più semplice” rispetto alle prove degli anni passati, anche se si rivelò non così immediata nella comprensione dei testi dei due problemi presentati. Sempre tenendo conto che non vi erano elementi di Fisica che invece verranno immessi nella traccia “mista” in dote ai maturandi per la Seconda Prova di oggi, nel 2018 il Miur consegnò due problemi di cui uno pratico e l’altro teorico. Nel primo caso bisognava riprogrammare una macchina per mattonelle: il maturando doveva individuare la funzione matematica che permette allo stesso macchinario di realizzare la produzione di mattonelle, per fare in modo che una parte di esse sia di colore grigio, e un’altra invece di colore bianco. Secondariamente lo studente doveva anche riprogrammare lo stesso macchinario, per costruire una piastrella che abbia un disegno più elaborato. Il secondo problema invece era uno studio di funzione “più classico” ma dai calcoli non così immediati, come precisarono gli esperti professori contattati durante la maratona Seconda Prova dello scorso anno: infine, tra le 10 richieste del Miur nei quesiti finali vi era quella di dimostrare che il volume di un cilindro iscritto in un cono è minore della metà del volume del cono, il calcolo di grandezza di una staccionata e un problema coi dadi.