Il prossimo attaccante della nazionale italiana potrebbe essere un nome sconosciuto ai più e precisamente quello di Mateo Retegui. Il commissario tecnico della nazionale italiana, Roberto Mancini, parlando con il Messaggero in vista delle prossima gare per la qualificazione ad Euro 2024, ha spiegato: “Lì in attacco abbiamo problemi ma non perché non ci siano talenti, ma devono giocare e non giocano”. Mateo Retegui, secondo quanto riportano i media argentini, potrebbe a breve ricevere la chiamata degli azzurri, tenendo conto che i prossimi 23 e 26 marzo si giocherà contro Inghilterra e Malta. Classe 1999, passaporto ovviamente italiano, milita fra le fila del Tigre. Ma prima le giovanili più prestigiose, quelle con il Boca Junior dove il giovane Retegui divenne un vero e proprio attaccante, debuttando in prima squadra nel 2018 in sostituzione di un certo Tevez.



La compagine di Buenos Aires decise però di girarlo in prestito, fino a che non ha attirato l’attenzione della CT10Management, scuderia di talenti di Francesco Totti. Era il 5 agosto di tre anni fa quando il Pupone scrisse: “Sto trattando un talento incredibile dall’Argentina, forte forte forte, una mezza punta-attaccante. È devastante. Il nome non lo dico, altrimenti me lo soffiano”. Retegui a TyC Sports confermò: “Ero a casa e mi hanno chiamato dall’agenzia per dirmi che Francesco voleva parlarmi e incontrarmi, e il giorno dopo siamo andati alla videochiamata. È un orgoglio e un’enorme gioia che una persona importante come lui si accorga di me, è stato qualcosa di molto bello. Sono felice che sia il mio agente. Sapeva tutto della mia famiglia, anche che mia sorella giocava a hockey. Sapeva persino come giocava”.



MATEO RETEGUI E L’ESPLOSIONE AL TIGRE

L’ex numero 10 giallorosso lo offrì alla Roma ma non ottenne l’ingaggio sperato, e in seguito Mateo cambiò agenzia passando sotto la guida del padre-agente Carlos: “Sappiamo che in Italia – aveva spiegato di recente – ci sono diversi club su di lui, la società parlerà con chi mostrerà maggiore interesse”. Tutto merito della definitiva esplosione in Argentina fra le fila del club di Vitoria dove ha segnato 23 reti al primo anno.

Si tratta di un attaccante di fisico ma anche mobile, disposto ad aiutare la squadre come sottolineato da Sky Sport. Nel nuovo campionato 6 gol in altrettante partite e dal 2020 ad oggi nessuno ha segnato più di lui alle cinque big argentine, 10 reti fra Boca, River, Racing, Independiente e San Lorenzo. Ora la possibilità di vestire la maglia della nazionale italiana, chissà…