Marco Materazzi come al solito non si risparmia: l’ex giocatore dell’Inter infatti non ha paura di assumere posizioni scomode e polemiche e di certo non lo ha fatto neppure ieri, intervenendo in diretta Instagram in collegamento con Nicolò DeVitis. Argomento scottante che Matrix ha affrontato questa volta è quello del razzismo e gli insulti allo stadio, su cui l’ex nerazzurro ha affermato senza troppi giri di parole: “In ogni stadio mi cantavano ‘figlio di puttana’, adesso fanno tutti i moralisti con il razzismo: bianchi, neri, rossi…. fanno le multe… Ma i giudici sportivi che ci sono stati e che ci sono adesso non capiscono un cazzo”.



Opinioni certo forti che però Materazzi subito precisa, spiegando che, a suo parere, spesso venga frainteso il motivo di alcuni cori da stadio e insulti che arrivano dagli spalti: “Perchè allora quando mi cantavano ‘figlio di puttana’ o lo cantavano a Balotelli non era uguale a ora che magari fanno ‘buu’?. Io penso che questa non sia una forma di razzismo, ma vuoi cercare di non far giocare bene gli avversari. Almeno questo voglio sperare, perchè se mi cantavano ‘figlio di puttana’ con cattiveria che devi fare, si tratta di gente piccola. Quindi o pensi che sono piccoli di testa oppure lo fanno perchè ti temono e se ti temono è perchè sei forte”. Matrix dunque conclude in questo modo: “Io la vedevo così, poi se c’è il giudice che vuole farsi bello perchè vuole apparire, dà i 20 mila euro di multa e chiude le curve. A cosa serve?”.



MARCO MATERAZZI, QUELLA VOLTA CON IL MILAN…

E proprio tornando sui giudici sportivi, ecco che Materazzi rincara la dose, raccontando un episodio che lo ha visto protagonista in prima persona, durante un Derby a San Siro contro il Milan: “Fui ammonito perchè feci un gesto contro i tifosi avversari e presi 10 mila euro di multa. Andai alla disciplinare e mi dissero di dire che il gesto era solo per i miei tifosi, io ovviamente dissi invece che ce l’avevo con i tifosi del Milan, che mi cantavano ‘figlio di puttana’ da 10 anni”. Ma andando oltre a tale tema, ecco che quando si parla di Materazzi non si può non parlare anche dei Mondiali del 2006 (“ Abbiamo vinto per Calciopoli? Falso, abbiamo vinto perchè eravamo i più forti. Eravamo convinti di poter vincere”), e la famosa testata subita da Zidane. “La testata di Zidane? Non me l’aspettavo in quel momento. È stata la mia fortuna non aspettarmi quell’episodio. Se mi preparavo finivamo entrambi negli spogliatoi…” le parole dell’ex nerazzurro.

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