L’Ucraina sta cerando di combattere la maternità surrogata definita “commerciale”, ovvero quella in cui i genitori del bambino sono persone provenienti dall’estero, per lo più dall’Europa e dalla Cina. Si tratta di una particolare pratica che è concessa solamente dell’Ucraina e che ha creato un vero e proprio mercato, che ora rischia di gettare il Paese in una complessa crisi demografica, anche per via della guerra scoppiata più di un anno fa.



Con la maternità surrogata commerciale di fatto una coppia straniera invia in Ucraina i propri embrioni fecondati che vengono poi impiantati in una donna ucraina. Alla nascita, poi, i bambini vengono direttamente prelevati dalla famiglia, o gli vengono consegnati, afferendogli anche i pieni poteri legali sui neonati. Un bambino frutta alle madri ucraine cifre che variano mediamente tra i 16 e i 21 mila euro, ma che talvolta arrivano anche a toccare i 50 mila, cifre che diventano dei veri e propri salvavita in una nazione flagellata da una guerra. Tuttavia, crescendo la pratica della maternità surrogata commerciale, il paese si trova sempre più vicino ad una crisi demografica, e si sta pensando ad una legge per vietarla.



La legge Ucraina contro la maternità surrogata commerciale

A proporre la legge contro la maternità surrogata commerciale in Ucraina, spiega il quotidiano inglese The Times, è stata la deputata Viktoria Wagnier. Secondo lei, infatti, si tratta di un “settore completamente sregolato”, ed ha sollevato anche dubbi su quello che effettivamente “succede ai bambini” dopo la loro consegna nella paese dei genitori. Inoltre, la pratica ha reso il paese, secondo la deputata, una “mecca turistica” dell’utero in affitto.

Inoltre, sempre a sostegno della sua idea contro la maternità surrogata commerciale, la Wagnier ha spiegato anche che il paese, a causa della guerra, sta vivendo una vera e propria “catastrofe demografica“, tra gli uomini che non tornano dal fronte, i civili uccisi collateralmente e chi scappa all’estero. Come sempre capita in casi analoghi, però, attorno all’idea di una legge che vieti la maternità surrogata commerciale, si sono subito concentrate parecchie critiche. Alcuni esperti, infatti, ritengono che non sarebbe un vero aiuto contro la crisi demografica, sostenendo che nei due anni precedenti alla guerra, le madri surrogate commerciali sono state “solamente” 1.746. Rimarrebbe, inoltre, incerto il destino degli attuali embrioni fecondati provenienti dall’estero conservati nelle cliniche ucraine.