Ci sono dei bimbi che hanno un quoziente intellettivo fuori dal comune e che vengono definiti plusdotati. Hanno un’intelligenza esagerata ma in un certo qual modo, come riferisce IlMessaggero, sono prigionieri della loro genialità. E’ il caso ad esempio di Matias, un piccolo di 9 anni che oltre ad essere iperdotato dal punto di vista cognitivo, soffre di uno spettro autistico ad alto funzionamento. «A 3 anni leggeva e scriveva senza che avesse ricevuto alcun insegnamento», ha raccontato la mamma Laura al quotidiano romano. E ancora: «Ha iniziato a farlo sulla lavagna a parete che avevamo messo nella sua stanza. Alla materna era lui a leggere le fiabe ai compagni. In prima elementare riusciva a fare operazioni matematiche con le radici quadrate».



Matias era di fatto un piccolo genio ma «presentava un importante deficit nel linguaggio. Era iperattivo e stargli dietro non era semplice. Le prime diagnosi furono confuse: autismo, iperattività, disturbo del linguaggio e del comportamento». La mamma ha raccontato anche le difficoltà del figlio a scuola: «A scuola il confronto con i compagni e gli insegnanti, pur essendo apertissimi, è sempre stato difficile. Si annoiava e questo amplificava la sua iperattività e frustrazione».



MATIAS, BIMBO PLUSDOTATO: “NON E’ STATO SEMPLICE…”

Del resto sia in prima quanto in seconda elementare, Matias era già a conoscenza di alcune nozioni che gli altri studenti non conoscevano, di conseguenza i genitori, evitando che il figlio passasse intere giornate a stancarsi sui banchi di scuola, gli hanno fatto saltare la prima e la terza, passando dalla seconda alla quarta elementare. «Non è stato semplice – conclude la signora Laura, la mamma del bimbo plusdotato – ma grazie alla sensibilità e alla capacità della maestra di spiegare ai compagni le difficoltà di mio figlio, Matias è riuscito a integrarsi in un nuovo gruppo già affiatato». Il bimbo, spiega Il Messaggero, oggi suona anche la batteria e due volte a settimana si allena a calcio.

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