Matilda De Angelis è Caterina da Cremona nella serie kolossal Leonardo in onda su Rai1. L’attrice, alla vigilia della prima puntata della serie venduta in ben 100 paesi, racconta il suo personaggio in una intervista esclusiva rilasciata a hotcorn.com: “il mio ruolo in Leonardo è quello di Caterina da Cremona, amica e confidente di Leonardo. Non sapevo dell’esistenza di quei bozzetti e dei quadri andati persi che vengono raccontati nella serie. Caterina è anche lo stesso nome della madre di Leonardo. Penso sia una dedica a una figura femminile emblematica e difficilissima della vita di Leonardo da Vinci. Avendo pochi punti di riferimento da cui attingere è stato divertente inventarsela. E ho dovuto aggiungere solo un po’ di mio grazie a una sceneggiatura solidissima, pazzesca e un personaggio scritto meravigliosamente…”.



Un ruolo importante quello interpretato dalla giovanissima attrice che recentemente abbiamo visto nella inedita veste di co-conduttrice al Festival di Sanremo 2021. L’attrice non nasconde di aver avuto sempre un debole per il geniale artista del Rinascimento Italiano: “sono stata sempre affascinata dalla figura di Leonardo da Vinci, anche ai tempi della scuola ero una grande ammiratrice delle sue opere. Conoscevo già un po’ della sua follia e del mistero che lo circondava. Ricordo che a scuola mi colpì molto il fatto che Leonardo andava a dissotterrare cadaveri delle donne dalle tombe per i suoi studi sul corpo femminile. Una cosa raccapricciante”.



Matilda De Angelis: “Leonardo è andato oltre i termini della ragione”

Non solo, Matilda De Angelis parlando proprio di Leonardo Da Vinci ha rivelato: “mi affascina il fatto che la sua passione possa andare oltre i termini della ragione. Avere avuto l’opportunità di interpretare la migliore amica di Leonardo mi ha reso molto orgogliosa”. L’attrice nella serie kolossal interpreta il personaggio di Caterina di Cremona, musa, amica, sostenitrice e amore platonico del pittore, un ruolo in cui la giovanissima Matilda è dovuta ricorrere all’immaginazione.

“Nei personaggi ci metto la faccia e il copro, la voce e l’emotività. Ma è questo è stato un lavoro di fantasia. Spesso si tende a pensare che ci debba sempre essere qualcosa in comune tra l’interprete e il personaggio. In realtà il nostro è un lavoro di empatia e del provare a mettersi nei panni del proprio personaggio. In realtà, più che qualcosa di vero della mia vita personale, ci ho messo l’immaginazione” – ha concluso l’attrice.