Matilda De Angelis, ospite a Stasera c’è Cattelan, ha parlato della sua carriera da attrice. Il curriculum è ampio, nonostante abbia soltanto 27 anni. “Io vado avanti in modo piuttosto inconsapevole, mi sono divertita molto finora”, ha ammesso. In queste ore è sbarcata su Netflix con la serie “La legge di Lidia Poët”, in cui interpreta la protagonista. “La storia racconta della prima donna avvocato. È un grande esempio di emancipazione femminile. Non è una produzione biografica, ma si parte da un pretesto per parlare del tema, anche se ci sono degli elementi di realtà. Lidia fu radiata dall’albo, nonostante fosse laureata, soltanto per il suo genere”.
L’attrice ha rivelato alcuni retroscena relativi alle riprese. “È stato divertente recitare in costume, mi sono resa conto di quanto fosse difficile in quel periodo. Erano scomodissimi, soprattutto per fare la pipì”. Anche la prima scena non è stata semplice, dato che la serie si apre con un rapporto fisico. “Il registrare delle scene di s*sso è quasi contronatura, nel senso che non è per tutti. Dipende anche molto dal partner che hai in scena. Dario Aita è un ragazzo meraviglioso, mi ha messa a mio agio. C’eravamo conosciuti il giorno prima, poi ci siamo ritrovati nudi. Anche lui era molto imbarazzato”.
Matilda De Angelis: “Lidia Poet storia di emancipazione femminile”. La carriera
Matilda De Angelis, nel salotto di Alessandro Cattelan, ha parlato anche delle sue precedenti esperienze in televisione. “Mi piace farla, anche se non la guardo molto. Non lo trovo un linguaggio particolarmente distante da me”, ha ammesso. Due anni fa, durante la pandemia di Covid-19, è stata co-conduttrice del Festival di Sanremo. “Ero con Amadeus e Fiorello, che quest’anno è mancato molto. Era l’edizione senza pubblico, è stato un po’ alienante. Non capivi quale fosse il feedback del pubblico rispetto a ciò che facevi, c’erano i palloncini. È andata bene però”, ha ricordato.
L’attrice in passato è stata anche tra le protagoniste di “Call My Agent”, una serie di Sky che racconta il mondo dello spettacolo italiano visto dagli occhi degli agenti. “È stata la prima volta che non ho dovuto interpretare un personaggio, mi sono chiesa come cavolo avrei dovuto fare a interpretare me stessa. Alla fine ho fatto una versione di me un po’ frizzantina e rabbiosa. Nell’episodio io finisco in una shitstorm mediatica con un pretesto del tutto insulso. Mi è capitato anche nella realtà, è un meccanismo inquietante. Sui social network non sto molto proprio per questo motivo, mi sono allontanata dopo 2-3 episodi spiacevoli”.