Michele Cucuzza sulle figlie Matilde e Carlotta: “ho un ottimo rapporto”

Matilde e Carlotta sono le figlie di Michele Cucuzza nate dall’amore con la ex moglie. Il giornalista e conduttore televisivo è legatissimo alla figlie che considera il suo tutto, il dono più bello della vita. Proprio il conduttore durante la sua avventura nella casa del Grande Fratello Vip ha raccontato l’incontro con la moglie e la nascita della seconda figlia Matilde: “ero a Roma e ho conosciuto un’altra donna della quale mi sono innamorato. Insieme abbiamo deciso di fare Matilde, nel 1993, la mia seconda figlia. Loro – precisa Cucuzza – sono tutto. Sono la bellezza della vita. Sono dei doni. Ho avuto dei doni che di certo non merito”.



Il giornalista, intervistato da Alganews, si è soffermato poi a parlare del suo ruolo di padre confessando che, proprio grazie al supporto delle madri, è riuscito ad assolvere a tutti i suoi impegni. “Grazie alle madri delle due ragazze – ha dichiarato – che non hanno affatto ostacolato il mio ruolo di padre, sono riuscito ad instaurare con le mie figlie un ottimo rapporto”. Anche le due ragazze, nate da madri differenti, hanno un bellissimo rapporto: “se Carlotta si è appassionata alla lingua italiana lo deve proprio alla sorella”.



Michele Cucuzza e le figlie Matilde e Carlotta

Il rapporto di Michele Cucuzza con le figlie Matilde e Carlotta non è stato sempre facile. Il giornalista e conduttore, infatti, ha vissuto a lungo lontano dalle figlie, ma nonostante ciò è riuscito a costruire con loro un bellissimo rapporto. “Quando Carlotta soggiornava a casa mia senza parlare una parola di italiano vedeva i cartoni animati insieme con Matilde. E parola dopo parola hanno iniziato a comunicare nella nostra lingua” – ha rivelato il giornalista ad Alganews.

Non solo, sempre Cucuzza parlando del rapporto tra le due figlie ha detto: “con il tempo, volendosi bene hanno continuato a mantenersi in contatto quotidiano grazie alla posta elettronica. Adesso che Carlotta parla un perfetto italiano venato da accento francese vorrebbe laurearsi e trasferirsi a Roma per lavorare in ambito culturale: funzionaria di un museo, impiegata nell’ambasciata di Francia, oppure nell’organizzazione di eventi artistici”.