La sorella di Maltide Lorenzi, la giovane sciatrice 19enne morta ieri, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per cercare di ricordare con dettagli inediti la povera ragazza deceduta, una vita spezzata troppo prematuramente mentre stava facendo ciò che più le piaceva. Matilde Lorenzi avrebbe compiuto 20 anni fra due settimane, il prossimo 15 novembre, ma a quell’appuntamento purtroppo non ci arriverà mai.



Questa è solo una delle cose che non potrà fare la 19enne talento dello sci, che come racconta la mamma Elena stava per realizzare il suo sogno che era quello di poter gareggiare in Coppa del mondo. Per Lucrezia, Matilde Lorenzi era piena di energia, coraggio, determinazione, ma soprattutto “era felicissima”, proprio perchè “era appagata dallo sci” e anche a livello sentimentale stava vivendo una splendida fase della sua vita, “Stava bene a livello mentale” aggiunge la sorella della sciatrice deceduta.



MATILDE LORENZI, LA SORELLA LUCREZIA: “IO ERO LA SORELLONA”

Lucrezia è più grande di Matilde Lorenzi, ed anche per questo era un modello per lei; tra l’altro la sorella più grande è stata la prima ad andare sugli sci, e a furia di weekend sulla neve ci è “finita dentro” anche Matilde: “Io ero comunque la sorellona” che voleva proteggerla e a cui poteva rivolgersi sempre, specifica ancora Lucrezia.

Matilde Lorenzi, dopo aver vinto tanto a livello italiano, si stava allenando per la Coppa Europa in programma a metà dicembre, e già lei “si immaginava campionessa”, aggiunge la sorella, “voleva diventarlo” ma trasmettendo tanta positività. Fra la povera Matilde Lorenzi e il sogno di diventare un giorno una star del mondo della sci si è frapposta quella terribile caduta, uno scivolone durante l’allenamento che non le ha lasciato scampo.



MATILDE LORENZI, IL TERRIBILE INCIDENTE E LE PAROLE DEL SUO TECNICO

La ragazza ha infatti sbattuto violentemente a terra con la testa, e una lastra di ghiaccio ha avuto di fatto l’effetto del cemento per il suo cranio. Matilde Lorenzi ha perso i sensi, è stata trasportata in elicottero in ospedale, ma non si è mai ripresa e nella mattinata di ieri è giunta la notizia che tutti purtroppo temevamo. Lucrezia vuole fare in modo che il nome di sua sorella rimanga impresso nella memoria, ed è per questo che, racconta “ora continuerò nel nome suo”, con l’obiettivo di poter vincere una gara e dedicarla così alla sorella che non c’è più.

Il Corriere della Sera ha parlato anche con l’allenatore di Matilde, Angelo Weiss, presente sulla Grawand nr 1 il giorno della caduta. Ha raccontato che lo scivolone è avvenuto su un tratto pianeggiante, dopo che ha fatto un errore e si è sbilanciata, battendo quindi la faccia a terra. Per chi indaga i requisiti di sicurezza sulla pista sono stati rispettati, di conseguenza si è trattato solo di una tragica fatalità.