Ergastolo confermato in appello per Francesco Tamarisco, il boss accusato di essere il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino avvenuto nel 2004. La donna, “mamma coraggio” di Torre Annunziata (Napoli), aveva denunciato gli orrori della pedofilia e, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, fu assassinata per questo. La Corte d’Assise d’appello del capoluogo campano, presidente Alfonso Barbarano e giudice a latere Davide Di Stasio, riporta Ansa, avrebbe quindi ricalcato l’esito del primo grado di giudizio ritenendo Tamarisco il regista del delitto. 



Matilde Sorrentino sarebbe stata uccisa per ordine del boss e, tando a quanto emerso dall’inchiesta, l’omicidio sarebe stato eseguito da Alfredo Gallo, anche lui condannato all’ergastolo con sentenza emessa in via definitiva. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata, sono state coordinate dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli. In appello, a rappresentare l’accusa il sostituto procuratore generale Stefania Buda.



Chi era Matilde Sorrentino, “mamma coraggio” uccisa nel 2004 a Torre Annunziata

Matilde Sorrentino fu tra le madri che denunciarono gli abusi sessuali ai danni di minori, tra cui suo figlio di 7 anni, a Torre Annunziata. Il suo coraggio avrebbe contribuito a far emergere una terribile storia di violenze portandola all’attenzione della giustizia. Era il 1997, ricostruisce il sito dell’Associazione Libera contro le mafie, e 7 anni più tardi avrebbe pagato il suo coraggio con la vita per volere di un boss.

Matilde Sorrentino viveva con il marito, Antonio Gallo, e i due figli in un’abitazione di via Melito, nel Rione Poverelli, e la loro famiglia, descritta come unita e serena, era lontana dagli ambienti della criminalità. La vicenda di pedofilia che avrebbe coinvolto come vittima uno dei loro bambini sarebbe trapelata proprio dal racconto dei minori. Così Matilde Sorrentino avrebbe scelto di denunciare tutto insieme ad altre due mamme. La determinazione e le rivelazioni delle tre donne avrebbero permesso ai carabinieri di arrestare 21 persone, tutte accusate di reati sessuali su minori. Nel processo, che avrebbe portato alla condanna di 17 dei 19 imputati, tutte e tre avevano testimoniato per assicurare i pedofili al carcere. Il 26 marzo 2004, Matilde Sorrenti fu uccisa. Aveva 49 anni e fu assassinata dopo aver aperto la porta al killer. Esecutore materiale del delitto Alfredo Gallo, che avrebbe confessato e nel 2005 fu condannato in via definitiva al carcere a vita. Nel 2018 fu arrestato Francesco Tamarisco, elemento di spicco del clan dei Nardielli di Torre Annunziata, ritenuto mandante dell’omicidio della donna. Nel 2021 la condanna all’ergastolo in primo grado, confermata in appello nel 2023.