Matilde Zuin aveva 15 anni e la notte tra l’11 e il 12 agosto scorsi è morta a casa di un amico, a Parma, per quella che, secondo l’autopsia, sarebbe stata una overdose da MDA o MDMA, una droga sintetica che famiglia e amici escludono avesse mai assunto. Intorno al decesso, secondo il padre, Gianluca Zuin, e gli amici di una vita ci sono troppi interrogativi ancora senza risposta.
Il caso di Matilde Zuin è stato affrontato a Le Iene con un servizio di Alessandro Sortino che, tra interviste e ricostruzioni, si è focalizzato sulle ultime 24 ore di vita della minorenne e in particolare sulla testimonianza dell’ultima persona con cui sarebbe stata a contatto prima della morte.
Matilde Zuin morta a 15 anni: le parole del padre a Le Iene
Secondo il racconto di parenti e amici, Matilde Zuin non ha mai avuto problemi di tossicodipendenza e non avrebbe mai fatto uso di sostanze sintetiche come quella che, stando all’esame autoptico, l’avrebbe portata alla morte per overdose.
“Bisogna assolutamente capire che cosa è stato fatto a mia figlia“, ha dichiarato a Le Iene il papà, Gianluca, distrutto dal dolore e dalle mille domande che ancora oggi insistono intorno alla tragedia che ha colpito la loro famiglia. “Lei non era assolutamente in nessun tunnel“, ha ribadito il genitore respingendo l’ipotesi di una “doppia vita” della figlia come quella descritta dall’amico che poi l’avrebbe trovata morta nel letto.
Matilde Zuin, parla l’ultima persona che l’avrebbe vista in vita
La sera prima di morire, Matilde Zuin era con un ragazzo con cui avrebbe consumato la droga. Le Iene lo ha intervistato proprio in merito alle ultime ore di vita della 15enne. Secondo il suo racconto, la ragazza avrebbe fatto uso di sostanze già da prima con dei giovani molto più grandi di lei. “Mi ha fatto vedere dei video dove provava quella sostanza“, ha dichiarato il giovane incontrato il giorno prima del decesso, lo stesso da cui Matilde poi sarebbe rimasta a dormire.
Il ragazzo ha detto di non aver acquistato la droga, e di averne assunto “molto meno di lei”. “La sera prima ero convinto che stesse bene, anche perché ballavamo“. La minore avrebbe dormito nella stanza di sua madre e la mattina, entrato in quella camera, si sarebbe accorto che era deceduta. “L’ho girata e già dal primo istante in cui l’ho toccata ho capito che era morta perché era di marmo“.