I matrimoni riprenderanno a essere festeggiati il 15 giugno in zona gialla? La data, ad oggi, è meramente un’ipotesi, ma, come affermato nelle scorse dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, in settimana il Governo incontrerà gli esperti del Cts per addivenire a un punto d’intesa che ponga gli sposi e i lavoratori del settore wedding nelle condizioni ideali per pianificare i ricevimenti dopo il “sì”.



Come è noto, peraltro, esiste già un protocollo, elaborato dalla Conferenza delle Regioni, teso a regolamentare le celebrazioni al ristorante o nelle location scelte per brindare ai neo-coniugi. In particolare, esso prevede che gli invitati consegnino un’autodichiarazione per presa visione del protocollo anti-contagio della struttura, confermando il mancato contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti e l’assenza di sintomi influenzali e/o febbre, sottoponendosi anche alla misurazione della temperatura corporea. Inoltre, nei guardaroba gli indumenti e gli oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.



MATRIMONI DAL 15 GIUGNO: COVID MANAGER OGNI 50 PARTECIPANTI

In attesa di sapere se i ricevimenti connessi ai matrimoni riprenderanno dal 15 giugno in zona gialla, è pressoché certa la presenza di un Covid manager ogni cinquanta ospiti: trattasi, nello specifico, di un dipendente della struttura che dovrà verificare il rispetto di misure anti-contagio e delle distanze di sicurezza, raccogliendo la documentazione e conservandola per due settimane. Gli invitati, dal canto loro, dovranno indossare la mascherina negli spazi chiusi (non al tavolo, però, o negli spostamenti verso la toilette o il bar) e negli ambienti esterni in caso di distanza inferiore a un metro (idem per gli sposi). Capitolo cibo: ok al buffet, ma solo attraverso la somministrazione da parte di personale incaricato, evitando assembramenti al tavolo con idonee misure (segnaletica o barriere). L’attività di ballo non sarà consentita all’interno (ammessa solo in zona bianca, ma quando il quadro vaccinale diverrà meno preoccupante e potenziando il ricambio d’aria nei locali), mentre all’esterno andrà assicurata una superficie pari a 1,2 metri quadrati per ciascun invitato. Infine, la questione bomboniere: impossibile pensare all’allestimento di un tavolo comune all’uscita del locale. Sarà compito degli sposi, pertanto, distribuire la bomboniera a ciascun ospite, igienizzandosi le mani con apposito gel ad ogni consegna.

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