Il settore dei matrimoni è uno dei più colpiti dal coronavirus. Sono tantissime le cerimonie rinviate al 2021 anche se in Campania e in Puglia il rito nuziale continua a resistere. Con l’inizio della Fase 2 che ha portato alla riapertura di bar e ristoranti, anche la macchina dei matrimoni può ripartire, ma con una serie di regole ferree da osservare. I riti civili sono ripartiti da qualche giorno a Napoli e a Bari, ma sia gli sposi che il celebrante devono rispettare il distanziamento sociale. Gli sposi, infatti, in Puglia, devono tenersi a due metri di distanza dal celebrante mentre ospiti, testimoni e fotografi devono obbligatoriamente indossare la mascherina. Anche gli spazi devono essere riorganizzati per permettere agli invitati di rispettare il distanziamento. Se la distanza non potrà essere assicurata, si potranno utilizzare i divisori in plexiglass.
MATRIMONI AFFOLLATI DIVISI IN DUE GIORNI DURANTE LA FASE 2
Stefano Sgueglia, leader di Assocastelli, l’associazione che riunisce le dimore storiche e i castelli che ospitano normalmente le cerimonie nuziali, invita tutti gli addetti ai lavori a firmare un protocallo per far ripartire immediatamente un’industria intorno al quale girano migliaia di risorse economiche. “Serve subito un protocollo. Il 15 giugno è tardi, per organizzare un matrimonio ci vuole almeno un mese. Noi siamo già pronti con il distanziamento dei tavoli e possiamo dividere in due giorni i matrimoni affollati: se hai 200 ospiti farai un giorno la cerimonia con 100 parenti e il giorno dopo con 100 amici”, fa sapere Sgueglia come riporta l’Huffpost. Inoltre, gli organizzatori dei matrimoni chiedono anche di poter ricominciare ad organizzare nozze in chiesa.