Matrimonio a prima vista in tv, caos divorzio: Stefano Soban e Sara Wilma Milani si sono visti respingere la richiesta di annullamento delle nozze, celebrate nella seconda edizione del reality di Sky. «Nessuno li ha costretti a firmare il contratto», ha tuonato il giudice, con la società produttrice del programma Nonpanic S.r.l. che ha spiegato: «Con riferimento agli articoli apparsi in queste ore su diverse testate giornalistiche, Nonpanic S.r.l. – società produttrice del programma “Matrimonio a Prima Vista” – precisa quanto segue. Le persone che richiedono di partecipare al programma scelgono liberamente di contrarre matrimonio davanti ad un ufficiale dello stato civile. Ciò è a loro ben noto in quanto sono chiamati a sottoscrivere una clausola contrattuale che testualmente recita “condizione essenziale per la Sua partecipazione al Programma nei termini e modi di seguito specificati è che Lei contragga matrimonio liberamente e senza riserve […]”. Il contratto sottoscritto dai partecipanti non li obbliga a contrarre matrimonio né tanto meno prevede penali nel caso in cui uno o entrambi i nubendi cambino idea rispetto alla scelta di sposarsi».



Si legge ancora nella nota di Nonpanic Banijay: «Come in tutti i contratti aventi ad oggetto la partecipazione ad una produzione televisiva, il contratto di partecipazione al programma prevede l’applicazione di una penale solo in caso di violazione del patto di esclusiva e degli obblighi di riservatezza nonché l’ammonimento che l’eventuale ingiustificato abbandono del programma può causare un danno alla produzione addebitabile ai partecipanti. Va sottolineato che l’abbandono del programma è peraltro cosa diversa dall’eventuale decisione di non procedere più alle nozze, scelta che comunque consente di proseguire nella partecipazione al programma in considerazione dell’interesse televisivo ad apprendere le motivazioni della nuova scelta. La recente decisione del Tribunale di Pavia, nel respingere la richiesta di annullamento del matrimonio contratto nel corso del programma, ha confermato la validità del “Matrimonio a Prima Vista” e pertanto l’assoluta veridicità dei contenuti narrati nel corso del programma stesso. Ciò premesso, le coppie del programma sono e rimangono comunque libere – al pari di quanto consentito ad ogni altra coppia che ritenga non più tollerabile la prosecuzione della relazione matrimoniale – di richiedere e ottenere lo scioglimento del vincolo, in via consensuale o giudiziale, nei modi e nelle forme prescritti dalla legge italiana». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



Matrimonio a prima vista, il caso di Stefano Soban e Sara Wilma Milani

Dal matrimonio in tv all’annullamento. E’ questo il percorso sentimentale di Stefano Soban, 41 anni, titolare di una nota gelateria di Alessandria, e Sara Wilma Milani, 39 anni, cantante di Abbiategrasso, che dopo due anni e mezzo dal fatidico sì hanno deciso di lasciarsi e continuare a percorrere strade separate. Sara e Stefano sono stati tra i protagonisti della seconda edizione di “Matrimonio a prima vista”, il format americano in onda su Sky il cui obiettivo è formare la coppia perfetta: all’interno del programma, degli sconosciuti accettano di sposarsi senza essersi mai visti e di essere spiati dalle telecamere per tre mesi avendo poi la possibilità di chiedere la separazione consensuale entro sei mesi dal fatidico sì con le spese legali a carico della società che produce il programma. La decisione di Stefano e Sara, però, è arrivata due anni e mezzo dopo il sì: i due coniugi, inoltre, non si accontentano della separazione, ma hanno chiesto l’annullamento del matrimonio.



Matrimonio a prima vista: il giudice dice no all’annullamento del matrimonio di Sara e Stefano

Dal 21 novembre 2016 in cui Sara e Stefano sono diventati marito e moglie davanti alle telecamere di Matrimonio a prima vista sono passati due anni e mezzo. Oggi, i due si sono resi conto di non essere fatti per stare insieme. «Ci siamo resi conto che non eravamo così compatibili – racconta Stefano come scrive il Corriere della Sera  -. Litigavamo spesso, quindi abbiamo pensato di chiedere subito la separazione. A quel punto sono iniziati i problemi». «Mi sono rivolta all’avvocato e ho presentato richiesta di annullamento del matrimonio in tribunale – spiega invece la sposa -. Ma le irregolarità di forma, come abbiamo appreso dalla sentenza, non sarebbero così rilevanti. Una situazione surreale che vorrei risolvere al più presto. Stiamo valutando il ricorso in Appello». I due, ora, attendono di conoscere la nuova decisione del giudice. Stefano, però, è tranquillo perchè, in ogni caso, Sara Wilma non chiederà il mantenimento: «Siamo sposati da due anni e mezzo, ma Wilma sarà molto onesta quando riusciremo a separarci: non mi chiederà l’assegno di mantenimento, anche se potrebbe legalmente farlo» .