Matrimonio al tempo del Coronavirus, con i parenti dello sposo collegati in videochat: succede in India, dove a causa del lockdown dovuto appunto al Coronavirus la famiglia dello sposo non ha potuto fisicamente partecipare alla cerimonia. Lo racconta la CNN, che descrive i preparativi del mattino, apparentemente normali: anche i familiari dello sposo infatti si sono preparati nel migliore dei modi per il matrimonio, nonostante potessero seguirlo solamente da casa.
La distanza da colmare d’altronde non era di certo piccola: lo sposo infatti vive negli Stati Uniti e stava per sposarsi a Phoenix, in Arizona, a 13.000 km dai familiari. I parenti più stretti di Nilin Mehta, questo è il nome dello sposo, avrebbero comunque dovuto recarsi negli Usa per assistere al matrimonio con l’americana Miranda Jenkins.
Ci ha però messo lo zampino il Coronavirus, o quanto meno il lockdown imposto dal primo ministro indiano Narendra Modi proprio la sera prima del volo che avrebbe dovuto portare negli States la famiglia Mehta. Immaginiamo la delusione per questo viaggio, programmato da un anno e cancellato all’ultimo momento: serviva dunque un metodo alternativo per partecipare alle nozze.
MATRIMONIO IN VIDEOCHAT PER CORONAVIRUS: IL RACCONTO DELLA FAMIGLIA
La tecnologia è stata dunque fondamentale per il buon esito della cerimonia, un matrimonio “a distanza” – non per gli sposi in realtà, entrambi regolarmente presenti a Phoenix – con tutte le persone più care allo sposo collegate appunto in videochat da Nuova Delhi, capitale dell’India.
Il fratello di Nalin ha raccontato alla CNN: “Io, i miei genitori, mia moglie e i miei figli ci siamo svegliati attorno alle quattro del mattino, abbiamo indossato i nostri abiti migliori e abbiamo partecipato virtualmente al matrimonio, collegati tramite una videochat. Ci potevano vedere anche loro e così abbiamo vissuto la cerimonia, interagendo a distanza”.
D’altronde le persone presenti fisicamente alle nozze sono state davvero poche, 20 su un totale previsto di circa 150 e lo stesso sposo era a Londra poco prima che il presidente Donald Trump bloccasse i voli tra l’Europa e gli Stati uniti, riuscendo a prendere uno degli ultimi voli per rientrare a Phoenix. Il fratello, che era anche testimone, ha fatto il suo discorso di rito tramite Whatsapp: “Questo ci ha permesso di sentirci parte di un evento così importante per la nostra famiglia”.