Matt Damon, in un’intervista alla radio irlandese Spin 1038, parla della preoccupazione vissuta per la malattia della figlia maggiore Alexia, avuta da una precedente relazione. L’attore, rimasto bloccato a in Irlanda, a Dalkey, con la moglie Luciana Barroso e le tre figlie più piccole – Isabella, Gia e Stella – mentre stava girando il suo nuovo film, The Last Duel, non ha potuto raggiungere la figlia magigore che vive e studia a new York. L’attore, infatti, confessa che la figlia è una delle tante persone nel mondo contagiate dal coronavirus. Con Alexia, si sono ammalate anche le sue coinquiline. “All’inizio dell’emergenza è stata colpita dal coronavirus, insieme alle sue coinquiline. Ora è guarita e sta bene, ma siamo stati molto preoccupati. Nelle prossime settimane contiamo di tornare a Los Angeles e riabbracciarla”, ha spiegato Matt Damon.



MATT DAMON: “MI SENTO IN COLPA PER ESSERE IN UN POSTO MERAVIGLIOSO”

Matt Damon, con la moglie Luciana Barroso e le tre figlie, hanno trascorso la quarantena in Irlanda potendo così trascorrere le loro giornate anche all’aria aperta. L’attore di Hollywood, pur essendo stato molto preoccupato per la figlia Alexia, ammette di essere stato fortunato ad aver trascorso la quarantena in Irlanda sentendosi, al tempo stesso, in colpa nei confronti di chi non può avere la sua stessa fortuna. “Sono con la mia famiglia e i miei figli in un posto incredibile, in mezzo ai boschi. Pensavamo di stare via per 8 settimane, quindi abbiamo quello che nessun altro ha, persone presenti fisicamente che insegnano ai nostri figli. Un po’ ci sentiamo in colpa a essere rinchiusi in questo posto meraviglioso. Non riesco a pensare a nessun posto in cui preferirei trovarmi nel raggio di due chilometri“, ha aggiunto l’attore.

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