E’ uscito il nuovo album dei 1975, «Being funny in a foreign language», e Matt Healy, leader e cantante del gruppo, ha colto la palla al balzo per raccontarsi intimamente. Le sofferenze vissute, l’eroina, e quella volta che il gruppo disse no ad Ed Sheeran, il viaggio con le parole del 33 enne londinese è interessante e intenso. «Riuscire a essere spiritosi parlando in una lingua straniera richiede molta intelligenza ed empatia: se tutti fossero in grado sarebbe più semplice risolvere tanti problemi che ci troviamo davanti», racconta l’artista al Corriere della Sera. Il nuovo album dei 1975 è il quinto della stessa band ed è già balzato al primo posto nelle classifiche inglesi, australiane e irlandesi. «Me la cavo in spagnolo grazie a una ex fidanzata, sto provando a imparare l’italiano e anche il giapponese», racconta ancora il frontman del gruppo fondato quando lo stesso aveva solo 13 anni, esattamente 20 anni fa. Ma nonostante due decadi sulla cresta dell’onda, Matt Healy non sembra pensare più di tanto alla fama e al successo: «Sono cose che non mi interessano. Suonavamo da 10 anni prima che iniziasse a importare a qualcuno, non ho mai fatto altro e non saprei fare altro. All’inizio eravamo una “band per le band”, gli altri gruppi ci conoscevano, venivano a vederci, ma non avevamo dei nostri fan. Poi, dopo anni, abbiamo iniziato ad avere i concerti sold out, ci siamo detti “oh, allora interessa a qualcuno” e abbiamo continuato a fare quel che già facevamo».



Fra le tante dichiarazioni anche quella accennata già sopra, circa una ‘querelle’ con Ed Sheeran, di cui il cantante spiega: «Quella storia è stata ingigantita, io non volevo neanche fare il suo nome e lo rispetto tantissimo. Il fatto è che a un certo punto della carriera ti vengono proposte delle opportunità commerciali e penso che accettarle o meno sia quel che fa cambiare le band nel tempo. Noi in questo momento volevamo concentrarci sul nostro tour da solisti, avremmo detto di sì solo perché ci davano un sacco di soldi. E secondo me, se non sei un uomo d’affari, non è una buona ragione», aggiungendo che «i 1975 non sono una band molto ricca. Tutto quel che avevamo guadagnato l’abbiamo speso per organizzare i concerti, show fuori dalla nostra portata che però erano davvero da vedere. Lo stiamo facendo di nuovo, ma proprio per questo tarderemo a venire in tour in Europa e faremo prima i festival».



MATT HEALY: LA DROGA, I SOCIAL E IL WEB

Nei testi del nuovo album Matt Healy parla anche dei teenager di oggi: «sono costretti ad avere un’opinione su argomenti complessi come politica, identità di genere, crisi climatica, mentre la mia generazione doveva preoccuparsi solo della patente o delle ragazze». Altro argomento trattato da Matt Healy è la droga, da ex consumatore di eroina: «Parlo di droghe dal primo disco, sia come metafora sia perché ne facevo un uso pesante, poi ne sono diventato dipendente e poi ho smesso», mentre il web resta ancora la sua “ossessione”, anche se i social li usa solo «per humor e per la musica. Passo un sacco di tempo a indagare internet e penso che se il continuo avanzare della tecnologia ci porterà a non notare più la differenza fra un’esperienza online e una offline, la maggioranza delle persone sceglierà di passare la vita in quella online». Quindi Matt Healey, rimanendo sull’argomento, ha concluso: «Quando parliamo di prenderci una pausa dai social, torniamo indietro a un mondo che ricordiamo. Ma per i più giovani quel mondo non ha significato perché non l’hanno mai conosciuto».

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