L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MATTARELLA AL MEETING DI RIMINI
«L’amicizia comincia da noi, dal nostro modo di essere, dalla nostra voglia di dare umanità al mondo intorno a noi. La speranza è in voi giovani, prendete ciò che vostro, compreso responsabilità e doveri»: così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiosa il suo lungo intervento al Meeting Rimini 2023 dove si è concentrato sul tema cardine di questa 44esima edizione che oggi volge verso il termine. «Quest’anno, il Meeting ribadisce la, sua, ragione fondativa: ‘Meeting per l’amicizia fra i popoli’, come suona, il suo nome, per esteso. Ce n’è bisogno. Fate che, speranza e amicizia, corrano, anche, sulle vostre gambe. E si diffondano, attraverso le vostre voci», sottolinea il Capo dello Stato davanti alla folta platea di Rimini.
La Costituzione, prosegue Mattarella, è nata proprio dall’incontro di «opinioni diverse in spirito di condivisione, per affermare i valori della dignità ed eguaglianza delle persone; della pace; della libertà»: ed è su quella Carta che viene indicato il criterio dell’amicizia anche a livello nazionale, intesa come «risorsa a cui attingere per superare insieme le barriere e gli ostacoli; per esprimere la nostra stessa umanità». Rimanendo sul tema alto della Carta, il Presidente rileva come sia nata per superare, per espellere «l’odio, come misura dei rapporti umani. Quell’odio che, la civiltà umana, ci chiede di sconfiggere nelle relazioni tra le persone; sanzionandone, severamente, i comportamenti, creando, così, le basi delle regole della nostra convivenza». Richiamando ad un futuro di “pace giusta” he sia però giusta per i popoli oppressi – come l’Ucraina – Mattarella rileva come «Non mancano, mai, i pretesti, per alimentare i contrasti. Siano la invocazione di contrapposizioni ideologiche; di caratteri etnici; di ingannevoli, lotte di classe; o la pretesa di resuscitare anacronistici nazionalismi. Quanto avviene ai confini della, nostra, Europa, dopo l’invasione dell’Ucraina, da parte della Federazione Russa, ne dà drammatica testimonianza». Al contrario, le istituzioni “libere” sono basate secondo il Presidente della Repubblica sulla concordia sociale, «sul perseguimento – attraverso la coesione, dunque la solidarietà – di sentimenti di rispetto e di collaborazione: l’amicizia, riempie questi rapporti, rendendoli condizione per la felicità. Sono, i sentimenti e i comportamenti umani che esaltano la vita della comunità». Qui sotto è disponibile integrale il video del discorso al Meeting Rimini, qui invece il testo ufficiale del discorso integrale dal Quirinale.
IL PRESIDENTE MATTARELLA AL MEETING RIMINI 2023: INFO DIRETTA VIDEO STREAMING
Un ritorno in presenza quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Meeting Rimini 2023: dopo i messaggi e il video collegamento degli scorsi anni, il Capo dello Stato torna in Fiera Nuova per l’incontro centrale di questa 44esima edizione nell’ultimo giorno in programma. Oggi venerdì 25 agosto alle ore 12 è previsto l’inizio dell’incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella, con possibilità di seguirlo in Fiera presso l’Auditorium isybank D3.
Per chi volesse invece seguire da remoto online, ecco tutte le opzioni valide: sul canale YouTube del Meeting Rimini 2023, in diretta video streaming sui portali Agi, ANSA, Askanews, Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, Il Messaggero, La Stampa, La Repubblica, Telepace e in differita su Tv2000 dopo il Tg delle ore 12.20. A dialogare con il Presidente Mattarella ci sarà Bernhard Scholz, Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS. L’incontro con il Presidente del Quirinale vede il sostegno al Meeting Rimini di isybank, Intesa Sanpaolo, TIM, Generali-Cattolica, Ferrovie dello Stato, Confagricoltura, Engineering, Regione Lazio e Tracce.
IL RITORNO DI MATTARELLA AL MEETING DI RIMINI: I GIOVANI, IL PAESE E IL FUTURO
«Il Meeting di Rimini è luogo di incontro, di amicizia, di riflessione, di cultura per tanti; per i giovani in particolare»: così apriva il suo discorso al Meeting di Rimini nel 2021 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, avvenuto tramite video collegamento dal Quirinale. L’invito ai giovani per coltivare il seme della passione e competenza era già nitido nel suo intervento due anni fa: «ai giovani desidero rivolgere il saluto più caloroso e l’incoraggiamento a trarre da questa esperienza una spinta a raccogliere e a trasmettere passione, solidarietà, capacità di ascolto e di dialogo; valori fondamentali in tutti gli ambiti della vita quotidiana».
La guerra in Ucraina, la crisi del caro-vita, la rinascita dopo la pandemia e le incertezze future legate ai temi cardine come lavoro, sanità e fisco: di questo e molto altro discuterà il Presidente della Repubblica Mattarella nel suo intervento al Meeting di Rimini, di nuovo in presenza come nel 2016 quando venne invitato dall’allora Presidente del Meeting Emilia Guarnieri per celebrare i 70 anni della Repubblica. «Passare dall’io al noi ci permette di guardare più lontano», sottolineava Mattarella all’epoca ancora all’inizio del suo mandato presidenziale, «Ricordo uno scritto di don Giussani, L’avvenimento cristiano: “L’immoralità” scriveva “è l’esperienza di un soggetto umano che non appartiene se non a se stesso. La moralità nasce, invece, come coscienza del proprio compito e insieme dei propri limiti, è l’esperienza di un uomo che viva un’appartenenza a una realtà più grande di sé”. L’altro ci conduce meglio al domani. Insieme si consente alla società di pensarsi migliore, domani. Naturalmente occorre sempre fare al meglio oggi ciò che è possibile nelle condizioni date, ma al tempo stesso dobbiamo progettare insieme un futuro migliore per noi, i nostri figli e i nostri nipoti: senza questa dualità, senza questo duplice percorso, la politica diventa sterile o ingannevole».