Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in vista dell’importante appuntamento del Consiglio Europeo al quale il Premier dovrà presenziare, tornando a confrontarsi con i Paesi dell’Eurogruppo per la questione degli Eurobond e di un’eventuale adesione al Mes che in Italia suscita ancora grandi polemiche. L’incontro è stato un semplice colloquio che ha sostituito il tradizionale pranzo al quale solitamente partecipavano anche i Ministri, in questa occasione assenti. Mattarella e Conte hanno fatto dunque il punto sullo stato delle trattative in corso per gli aiuti economici da accordare tra i Paesi dell’Unione Europea per l’emergenza coronavirus. Il Presidente della Repubblica si è mostrato fiducioso, col Capo dello Stato, come riferito da fonti del Quirinale, che si è augurato che nel Consiglio di domani si concretizzi “quella solidarietà europea necessaria per la ripartenza.”
MATTARELLA CONVOCA CONTE, DA BCE OK A TITOLI IN DOWNGRADE
Un segnale importante in questo senso è arrivato in giornata proprio dalla Banca Centrale Europea, che ha emesso una nota dopo aver svolto una riunione in videoconferenza con i Governatori. La BCE ha deciso infatti di accettare come garanzia a fronte della liquidità fornita alle banche, titoli che a seguito di un ‘downgrade‘ non avessero più il rating d’investimento, fino a oggi prerequisito essenziale. Dunque i cosiddetti titoli “spazzatura“, degradati dalle agenzie di rating: un passo indietro che la BCE non considererà però un campanello d’allarme, ma solo una conseguenza inevitabile della crisi senza precedenti che la pandemia da covid-19 ha scatenato. Dunque la decisione è stata presa con validità fino a settembre 2021 e la Bce “può decidere, se necessario, ulteriori misure per continuare ad assicurare la trasmissione della politica monetaria in tutti i Paesi della Eurozona“, come si legge nel documento della stessa Banca Centrale Europea. Si spera sia una decisione che possa aprire a quella linea di credito che l’Italia chiede senza dover cadere nelle forche caudine delle condizionalità del Mes, fermo restando la decisione da prendere sui 37 miliardi offerti dall’Europa per le spese sanitarie con il Mes, ma senza alcuna condizionalità.