Sergio Mattarella
è convinto che ci siano motivi concreti per sperare bene per il futuro, ma bisogna cambiare lo sguardo. “Dobbiamo imparare a leggere il presente con gli occhi di domani. Pensare di rigettare il cambiamento, di rinunciare alla modernità non è soltanto un errore: è anche un’illusione”. Dunque, la politica ha il compito di guidare il cambiamento, l’innovazione deve migliorare le nostre condizioni di vita. Questo vuol dire anche mettere al sicuro il nostro pianeta, di conseguenza anche il nostro futuro, tramite la transizione energetica. “Non è un caso se su questi temi, e in particolare per l’affermazione di una nuova cultura ecologista, registriamo la mobilitazione e la partecipazione da parte di tanti giovani”, ha spiegato il presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno. C’è poi un altro cambiamento in atto, quello delle tecnologie digitali. “Occorre compiere scelte adeguate, promuovendo una cultura digitale che garantisca le libertà dei cittadini”. Ma il Capo dello Stato cita anche la scuola, quindi università e ricerca scientifica. “Lì che prepariamo i protagonisti del mondo di domani”. Il Pnrr serve dunque a spingere l’Italia a raggiungere i suoi obiettivi. “Non possiamo permetterci di perdere questa occasione. Lo dobbiamo ai nostri giovani e al loro futuro”.
Ma Sergio Mattarella si è rivolto anche ai giovani, direttamente, partendo dal dramma delle morti sulle strade, “per incidenti d’auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti”. Quindi, l’appello del presidente della Repubblica: “Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza. Non cancellate il vostro futuro”. Dunque, l’appello ai cittadini a guardare al futuro con gli occhi dei giovani, affinché il futuro delle prossime generazioni non sia pregiudicato. “La Repubblica vive della partecipazione di tutti. È questo il senso della libertà garantita dalla nostra democrazia. È anzitutto questa la ragione per cui abbiamo fiducia”, ha concluso Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno. (agg. di Silvana Palazzo)
DISCORSO DI FINE ANNO MATTARELLA: MELONI, GUERRA E CRISI
Gli ultimi anni sono stati impegnativi e complessi per l’Italia, ma anche per Sergio Mattarella, che lo ha sottolineato proprio all’inizio del suo discorso di fine anno, quello per Capodanno 2023. Ha parlato di eventi politici e istituzionali importanti che lo hanno reso denso. Tra questi la sua elezione che “in modo per me inatteso” lo impegnano per un secondo mandato. Riguardo il fatto che Giorgia Meloni sia la prima donna premier in Italia, il Capo dello Stato ha parlato di “una novità di grande significato sociale e culturale, che era da tempo matura nel nostro Paese, oggi divenuta realtà”. Mattarella ha ricordato che negli ultimi anni “si sono alternate al governo pressoché tutte le forze politiche presenti in Parlamento, in diverse coalizioni parlamentari” e le sfide della nostra società, dalla pandemia Covid alla guerra, dalla crisi energetica a quella alimentare, senza dimenticare crisi climatica e immigrazione. “La nostra democrazia si è dimostrata dunque, ancora una volta, una democrazia matura, compiuta, anche per questa esperienza, da tutti acquisita, di rappresentare e governare un grande Paese”. Nel suo discorso di fine anno non poteva mancare un riferimento alla Costituzione, che arriva dopo il richiamo al rispetto delle regole, perché è questo lo spirito della Carta. “Resta la nostra bussola, il suo rispetto il nostro primario dovere; anche il mio”.
Per quanto riguarda la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, Sergio Mattarella l’ha definita “folle”. La nuova sfida è lavorare “affinché il 2023 sia l’anno della fine delle ostilità, del silenzio delle armi, del fermarsi di questa disumana scia di sangue, di morti, di sofferenze”. Deve lavorarci anche l’Europa, l’auspica Papa Francesco, cui manda un saluto e cordoglio per la morte del Papa emerito Benedetto XVI. Ma il presidente della Repubblica nel discorso di fine anno cita il coraggio delle giovani dell’Iran e delle donne afghane che lottato per la loro libertà, così come “quei ragazzi russi, che sfidano la repressione per dire il loro no alla guerra”. Poi è tornato sull’Italia e le sue difficoltà, tra tensioni sociali e povertà, ma anche le lezioni imparate dal Covid. “Abbiamo compreso che la scienza, le istituzioni civili, la solidarietà concreta sono risorse preziose di una comunità, e tanto più sono efficaci quanto più sono capaci di integrarsi, di sostenersi a vicenda. Quanto più producono fiducia e responsabilità nelle persone”. Mattarella è consapevole delle preoccupazioni degli italiani: inflazione, costi energia, aumento povertà, carenza di lavoro e precarietà. “Ci guida ancora la Costituzione, laddove prescrive che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ledono i diritti delle persone, la loro piena realizzazione. Senza distinzioni”. (agg. di Silvana Palazzo)
MATTARELLA, IL DISCORSO DI FINE ANNO: DI COSA PARLA
Ci aveva salutati l’anno scorso, ma è stato rieletto presidente della Repubblica, dunque Sergio Mattarella sta per fare l’ottavo discorso alla nazionale. Il Capo dello Stato non farà un intervento lungo, secondo le indiscrezioni trapelate nelle ultime ore. Pare che abbia iniziato a lavorare due giorni fa insieme ai suoi collaboratori più stretti al discorso di fine anno che pronuncerà in piedi nell’ala neoclassica del Quirinale. Lo riferisce Repubblica, spiegando che i temi sono la guerra in Ucraina, il lavoro, i giovani e l’ambiente. Le parole chiave sono solidarietà, visione, responsabilità e comunità. La bussola resta la Costituzione, a cui dovrebbe dedicare un paragrafo. Mattarella è un “arbitro”, ma con le sue idee. Non ha fatto nulla per farsi rieleggere a gennaio, eppure è stato votato dopo una settimana che resterà nella storia della politica italiana. Pur essendo consapevole che l’Italia sia migliore di come appaia, non smette di pungolarla e sollecitarla. Non smette di esortare i giovani a difendere le battaglie per ambiente e innovazione, nella convinzione che da loro passi il futuro del nostro Paese. E loro si aggrappano a Mattarella come ad una figura a cui fare affidamento, insieme al resto d’Italia. (agg. di Silvana Palazzo)
MATTARELLA, IL DISCORSO DI FINE ANNO: DIRETTA TV E VIDEO STREAMING
Dodici mesi dopo quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo discorso di fine anno di Sergio Mattarella da Presidente della Repubblica, ecco invece ritornare la tradizione del messaggio di Capodanno con lo stesso protagonista dei 7 precedenti. Il “settennato bis” di Mattarella è stato forse il primo evento politico del 2022, prodromo di una stagione davvero “schizofrenica” con la fine anticipata del Governo Draghi e le Elezioni Politiche nell’anomala data del 25 settembre: solo due mesi fa giuravano al Quirinale Giorgia Meloni e il Governo di Centrodestra, davanti al Presidente Mattarella che in più occasioni aveva escluso il suo impegno per un secondo mandato dopo il primo settennato 2015-2022.
Come da tradizione dunque, a poche ore dai festeggiamenti di Capodanno 2023, è atteso il discorso tv a reti unificate disponibile come sempre anche in diretta video streaming sul canale YouTube del Quirinale: il messaggio di fine anno vedrà il Presidente della Repubblica lanciare i propri auguri per il nuovo anno 2023 con la speranza che vi possano essere stagioni migliori dopo che negli ultimi tre anni pandemia e guerra-crisi energia stanno attanagliando la comunità italiana e mondiale. Con il consueto stile “asciutto”, Mattarella si rivolgerà questa sera ai 58 milioni di italiani per compiere il “bilancio” di quanto avvenuto nell’anno che avrebbe dovuto significare meritata “pensione” per il Presidente della Repubblica che invece si ritrova nuovamente al timone del Paese
DISCORSO MATTARELLA, I POSSIBILI TEMI DEL MESSAGGIO DI FINE ANNO 2022
Le attività del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in questo ultimo mese del 2022 sono state letteralmente “ridotte” dalla positività al Covid-19 riscontrata lo scorso 10 dicembre: qualche linea di febbre e solo alcuni giorni di “stop” imposto dai medici non hanno comunque fermato il Capo dello Stato dai suoi impegni istituzionali, tenuti però rigorosamente in collegamento da remoto per via della quarantena. Lo scorso 27 dicembre però, a ridosso dei preparativi per il discorso di fine anno 2022-2023, Mattarella si è sottoposto al tampone che ha riscontrato dopo 15 giorni la negatività al Covid-19. «Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è sottoposto quest’oggi a un tampone risultando positivo al Covid 19. È stato quindi necessario rinviare gli impegni dei prossimi giorni. Il Presidente, tranne qualche linea di febbre, è sostanzialmente asintomatico e continua a occuparsi dei suoi compiti, pur isolato nell’appartamento al Quirinale», si legge nel comunicato emesso dal Quirinale.
In merito ai temi che segneranno il discorso di Capodanno 2023 per questa sera, il Presidente Mattarella è da giorni al lavoro per scandire la “bozza” del suo messaggio: il richiamo all’unità del Paese davanti alle difficili sfide che ormai attanagliano da tempo, in primis il caro energia, i riflessi della guerra in Ucraina e la crisi economica. Il discorso di fine anno sarà però l’occasione per il Presidente Mattarella di ribadire l’importanza dell’alveo europeo in cui è inserita l’Italia: come di consueto, non vi saranno grandi riferimenti “specifici” alla politica nostrana o alle leggi-riforme del nuovo Governo Meloni, bensì vi sarà il rinnovato impegno del Presidente a rivolgersi all’intero arco parlamentare per «rispondere ai bisogni ed esigenze di 58 milioni di cittadini italiani». Con i venti di guerra che purtroppo non si placano, Mattarella – così come di recente ha fatto anche la Premier Giorgia Meloni in conferenza stampa di fine anno – ribadirà l’impegno dell’Italia nella NATO e nell’alleanza all’Ucraina per far terminare il pericoloso e drammatico conflitto contro la Russia. Difficile invece che possa essere toccato nel discorso di fine anno il tema delicato del Presidenzialismo: la riforma dell’elezione diretta del Capo dello Stato è al centro del programma di Governo Meloni e potrebbe entrare in funzione a partire dalla prossima Legislatura.
PRESIDENTE MATTARELLA, IL DISCORSO DI CAPODANNO 2022
«Ho sempre vissuto questo tradizionale appuntamento di fine anno con molto coinvolgimento e anche con un po’ di emozione. Oggi questi sentimenti sono accresciuti dal fatto che, tra pochi giorni, come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente. L’augurio che sento di rivolgervi si fa, quindi, più intenso perché, alla necessità di guardare insieme con fiducia e speranza al nuovo anno, si aggiunge il bisogno di esprimere il mio grazie a ciascuno di voi per aver mostrato, a più riprese, il volto autentico dell’Italia: quello laborioso, creativo, solidale»: iniziava così il discorso di fine anno 2021-2022 del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in diretta tv e streaming dal Quirinale. Avrebbe dovuto essere il suo ultimo e invece il fallimento delle trattative tra i partiti per portare Mario Draghi (all’epoca ancora Presidente del Consiglio) al Colle – così come per tutti gli altri nomi succedutisi nei convulsi giorni di inizio febbraio in Parlamento – segnarono l’accordo tra Centrodestra e Centrosinistra per rinnovare il settennato di Sergio Mattarella.
Quello dello scorso anno anno fu dunque un messaggio di Capodanno che fece il “bilancio” complessivo dei 7 anni al Quirinale: Covid, politica in senso lato, Europa e riforme furono i principali temi toccati dal Presidente che inevitabilmente quest’anno dovrà convergere su un piano più “programmatico” che non di “resoconto”, visto il prolungarsi fino al 2029 del suo mandato al Colle. «Anche nei momenti più bui, non mi sono mai sentito solo e ho cercato di trasmettere un sentimento di fiducia e di gratitudine a chi era in prima linea. Ai sindaci e alle loro comunità. Ai presidenti di Regione, a quanti hanno incessantemente lavorato nei territori, accanto alle persone», sottolineava giusto 12 mesi fa nel messaggio di fine anno. Traendo congedo dagli italiani che invece ebbe modo di “ritrovare” solo due mesi più tardi, il Presidente Mattarella concluse così il suo discorso: «Se guardo al cammino che abbiamo fatto insieme in questi sette anni nutro fiducia. L’Italia crescerà. E lo farà quanto più avrà coscienza del comune destino del nostro popolo, e dei popoli europei. Buon anno a tutti voi!».